Micronesia, tre naufraghi salvati grazie a un “SOS” scritto nella sabbia dell’isola deserta

Tre naufraghi, dispersi su una piccola isola disabitata dell’Oceano Pacifico, hanno tracciato la scritta ‘SOS’ nella sabbia e così si sono salvati. Come riporta la CNN, i tre uomini micronesiani erano partiti giovedì 30 luglio su una barca a motore con l’intenzione di viaggiare fino all’atollo di Pulap, a circa 40 km di distanza, ma hanno perso la rotta e, ben presto, esaurito il carburante. Sono così finiti sulla piccola e disabitata isola di Pikelot, a 190 chilometri dalla destinazione prevista, secondo le autorità statunitensi e australiane.
Il salvataggio
Sono stati individuati dopo tre giorni da una nave cisterna dell'Aeronautica militare americana KC-135 che opera dalla base aeronautica di Andersen, Guam, secondo un post sulla pagina Facebook della base. "Eravamo verso la fine del nostro giro", ha detto nel post il pilota del KC-135, il tenente colonnello Jason Palmeira-Yen. "Ci siamo voltati per evitare alcuni rovesci di pioggia ed è allora che abbiamo guardato in basso e abbiamo visto un'isola, quindi abbiamo deciso di dare un'occhiata e in quel momento abbiamo visto la scritta SOS e una barca proprio accanto ad essa sulla spiaggia. Da lì abbiamo chiamato l’esercito australiano perché avevano due elicotteri nelle vicinanze che potevano sbarcare sull'isola”.
L'Sos sulla sabbia
Un velivolo li ha raggiunti rapidamente per prestare loro soccorso e li ha trovati assetati e affamati, ma per il resto in buone condizioni di salute. I tre sono poi stati riportati a Pulawat da un’imbarcazione degli Stati Federati di Micronesia. Le foto dell’SOS sono state diffuse dal ministero della Difesa australiana.