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“Mi parlava proprio il principe e diceva il mio nome”, la truffa romantica grazie a videochiamata con Ai

Protagonista suo malgrado della truffa romantica un 50enne trevigiano convinto che l’interlocutore fosse il principe ereditario di Dubai. Dall’altra parte dello schermo infatti ha trovato una persona che con naturalezza raccontava cose e lo chiamava per nome ma era solo la nuova frontiera delle truffe online, una videochiamata realizzata con Intelligenza Artificiale.
A cura di Antonio Palma
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“Mi parlava proprio il principe e diceva il mio nome”, così un 50enne trevigiano ha raccontato uno dei momenti cardine di una truffa sentimentale di cui è stato vittima nei mesi scorsi e che gli è costata ben 18mila euro. Dall’altra parte dello schermo infatti ha trovato una persona che con naturalezza raccontava cose e lo chiamava per nome ma era solo la nuova frontiera delle truffe online, una videochiamata realizzata con Intelligenza Artificiale.

Protagonista suo malgrado della truffa romantica un dipendente pubblico 50enne che si è rivolto ora alla giustizia presentando una denuncia alla Procura di Treviso. Stando al suo racconto al Gazzettino, il primo contatto in primavera quando la vittima ha incrociato su una chat il presunto principe di Dubai. Questo si è dichiarato segretamente gay, spiegando che era l’erede al trono dell’emirato di Dubai e avviando un’amicizia sempre più intima con la vittima.

Come nelle più classiche truffe romantiche, dopo un periodo di frequentazione nella chat comune, il truffatore ha chiesto di passare a una chat privata su Telegram dove la conoscenza virtuale si è trasformata in qualcosa di più serio. Per irretire la vittima designata ha iniziato a raccontare vari dettagli sulla famiglia reale, tutti credibili ma tutti studiati a tavolino dopo una evidente ricerca di notizie sull’identità di cui il truffatore si era appropriato.

A questo punto le prime richieste di danaro. Inizialmente poche centinaia di euro, poi sempre di più, avanzando sempre nuove scuse. “Mi aveva detto che voleva portare avanti questa relazione e che mi trasferissi a Dubai. Prima però dovevo presentarmi al padre. Come dono avrei dovuto inviare una tunica” ha rivelato il 50enne.  “Solo mio padre sa della mia sessualità e la accetta, tu per essere accolto a corte come il mio compagno devi però fargli un dono” gli avrebbe riferito invitandolo a comprare una tunica sborsando i primi 800 euro.

Il truffatore poi è andato oltre e ha proposto l'acquisto di una "royal card" da 5mila euro che avrebbe permesso alla vittima l’accesso a palazzo reale una volta raggiunto il “principe”. Il 50enne a questo punto ha iniziato ad avere qualche dubbio e ha chiesto una videochiamata. Dall’altra parte però erano pronti anche a questo: con intelligenza artificiale hanno animato la bocca facendo parlare il presunto principe. Un trucco che ha convinto la vittima e gli è costato in tutto 18mila euro. Solo all’ennesimo rinvio della spedizione della card con la nuova richiesta di denaro l’uomo ha capito che era stato truffato: “Nella videochiamata successiva, quando non è stata utilizzata l’intelligenza artificiale, ho capito che dietro a tutto c’era una truffa”.

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