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Massa, distrutta per la sesta volta la statua in memoria di Cristina Biagi, uccisa dal marito

Alla vigilia della giornata internazionale sulla violenza contro le donne è stata danneggiata per la sesta volta – apparentemente in modo involontario – la scultura dedicata a Cristina Biagi, massacrata dall’ex marito il 28 luglio del 2013. A quanto pare i danni sarebbero stati causati accidentalmente da dei ragazzini.
A cura di Davide Falcioni
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La scultura in bronzo ‘Sophia', che in piazza Aranci a Massa (Massa Carrara) ricorda Cristina Biagi, massacrata dall'ex marito il 28 luglio del 2013, è stata danneggiata da ignoti proprio alla vigilia della giornata internazionale sulla violenza contro le donne. Stando a quanto emerso dai primi rilievi sembrerebbe trattarsi di un gesto involontario compiuto da ragazzini. Si tratta del sesto episodio di danneggiamento della scultura da quando è stata posizionata in piazza Aranci due anni fa. In una nota il sindaco di Massa, il leghista Francesco Persiani, ha detto di aver appreso "con enorme dispiacere" dell'ennesimo danneggiamento della scultura "donata alla città e a tutti i suoi cittadini dai familiari di Cristina Biagi, una donna la cui vita è stata brutalmente spezzata, un dono in memoria di tutte quelle donne, troppe, che ogni giorno combattono per rialzarsi e riappropriarsi della propria vita".

Il sindaco ha inoltre spiegato come si sia trattato di un danneggiamento accidentale: "Il gesto  è l’opera involontaria di alcuni ragazzini che in piazza giocano e a volte si appoggiano alla statua. Non c’era il dolo per distruggere un simbolo che ricorda Cristiania Biagi che tutti noi vogliamo tutelare. Dico questo non per difendere l’amministrazione ma la mia città che è completamente estranea a forme di vandalismi maschilisti. Il ricordo di Cristina Biagi e in tutti noi e tutti noi vogliamo onorare la sua memoria".

Dal momento che si tratta del sesto danneggiamento in pochi anni l'amministrazione comunale starebbe valutando l'ipotesi di spostare la scultura in un luogo più sicuro, scelta che non convincerebbe i familiari della donna. Alessio Biagi, suo fratello, sul suo profilo Facebook ha scritto: “Abbiamo pensato di rimuoverla soltanto nel caso in cui l’attuale amministrazione ci comunichi chiaramente che la cura di ‘Sophia’ è un impegno troppo gravoso o un’opera difficile da gestire. Rimuoverla, non spostarla, tuttavia: essendo stata donata al Comune di Massa e alla cittadinanza, dobbiamo essere autorizzati per regalarla ad una città che ha intenzione di prendersene realmente cura, contro i vandali, sensibilizzando i ragazzini sul valore simbolico di un’opera d’arte nonostante Massa resti la nostra città e la città di Cristina. E piazza Aranci il luogo dove abbiamo voluto installarla con il benestare della sovrintendenza dei Beni Culturali della Toscana”.

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