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Maltempo, torna l’acqua alta a Venezia: picco di 130 centimetri, allagato il 46% della città

A Venezia la marea stamattina è salita fino a 130 centimetri intorno alle 10:15. La situazione peggiorerà domani mattina, quando intorno alle 9:30 toccherà quota 140 centimetri medio mare. “Fino a queste quote la città è percorribile sulle passerelle stese per 4 chilometri”, spiega il centro maree del comune.
A cura di Davide Falcioni
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Torna l'acqua alta a Venezia. Come annunciato dalle previsioni del Centro maree del Comune – le uniche attendibili e consultabili sul sito ufficiale del comune – nella città lagunare la marea stamattina è salita fino a 130 centimetri intorno alle 10:15. La situazione peggiorerà domani mattina, quando intorno alle 9:30 toccherà quota 140 centimetri medio mare.

Il picco di marea di 130 centimetri, “equivale al 46% della città allagata“, spiega il Centro Maree che aggiunge: “Fino a queste quote la città è percorribile sulle passerelle stese per 4 chilometri", ma il tempo in miglioramento dovrebbe rendere la città “percorribile a piedi già all’ora di pranzo“. Domattina “alle 8 il picco dell’acqua dovrebbe raggiungere i 135/140 cm” ma sarà un evento molto veloce, “in tarda mattinata la città sarà già percorribile a piedi".

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L'acqua alta si ferma a 120 centimetri

L’acqua alta sul medio mare si è fermata, alle ore 10, a 120 centimetri. Una marea sostenuta, anche se non è stato toccato il picco di 130 centimetri previsto per le 10.30. Secondo quanto spiega l’Ufficio previsioni maree del Comune questo è dovuto all’effetto del vento, che è cambiato da Scirocco a Bora, evitando l’oscillazione sull’alto Adriatico. In mare si è arrivati a 129 centimetri. Le condizioni dovrebbero migliorare nel pomeriggio, mentre da domani ci si attende un picco di 140 centimetri. Oggi, quindi, lo scenario è stato migliore di quello previsto nella serata di ieri.

Acqua alta a Venezia anche ieri, disagi a Murano e Burano

L’acqua alta ha interessato Venezia anche ieri, sabato 21 dicembre, toccando i 120 centimetri sul medio mare alle ore 7.40, al di sotto di una previsione, stimata ieri dal Centro maree del Comune, in 130 centimetri. Si tratta comunque di una marea molto importante, codice arancione, che ha interessato tra il 37% e il 46% del suolo del centro storico lagunare a cominciare da piazza San Marco. Il fenomeno si sta ripresentando oggi, secondo il Centro maree del Comune di Venezia

Come racconta Il Gazzettino ieri dalle isole di Murano e Burano sono arrivate proteste da parte della popolazione per il fatto che, malgrado una previsione di oltre 130 centimetri, non sia stato diffuso l'allarme: "Un improvviso guasto tecnico agli apparati di comunicazione del sistema di allertamento posizionati sul campanile di San Francesco della Vigna – spiega Alvise Papa, responsabile del Centro maree – ha impedito l’attivazione delle sirene di Murano e Burano. La popolazione è stata avvisata attivando tutti i canali informativi (sms, Canali Telegram, email, segreteria telefonica, …) e con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile".

Mose, ancora problemi durante l'ultimo test

Lunedì mattina scorso, il 16 dicembre, all'alba è stato effettuato un nuovo collaudo del Mose a Punta Sabbioni, dove è presente ma non ancora completamente funzionante una delle tre barriere per difendere Venezia. Come ha rivelato Fanpage.it il test non ha avuto esito positivo: durante le prove di emersione e di successiva immersione cinque paratoie sono rimaste emerse perché li alloggiamenti delle strutture, fissate al fondo del canale da cerniere, si sono riempite di sabbia e detriti impedendone la chiusura. Sul posto è dovuta intervenire una squadra di sommozzatori che è scesa sul fondale per pulire manualmente questi vani, con l'aiuto di due gru.

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