Mafia, smantellato a Palermo il clan della Noce: l’ultimo padrino nominato con il bacio sulla bocca

Maxi arresto a Palermo, smantellato il clan del mandamento mafioso della Noce. Sono undici gli arresti della Polizia di Stato, nell'ambito dell'operazione denominata "Padronanza": in nove sono finiti in carcere e due ai domiciliari. Sono stati ricostruiti l'organigramma del clan, le dinamiche sul territorio e i rapporti con altre importanti compagini mafiose cittadine.
Circa 100 uomini della Squadra mobile, su delega della Direzione distrettuale antimafia, hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato e altro.
Dalle indagini è emerso il quadro allarmante di una organizzazione mafiosa cittadina, che coltivava diversi interessi economici. Come racconta Salvo Palazzolo su ‘La Repubblica' di oggi, l'organizzazione puntava a un rigido controllo del territorio, fra estorsioni e gestione delle giostre, appalti, compravendite di terreni, scommesse on line, e negli ultimi tempi era operante anche nel settore delle intermediazioni immobiliari. A capo del mandamento della Noce, che è stato sempre uno snodo strategico per gli interessi economici di Cosa nostra palermitana, c'era Salvatore Alfano, che era diventato il nuovo padrino della Noce, dopo il tradizionale ‘bacio sulla bocca' dato dal boss più anziano dell’organizzazione, Settimo Mineo, colui che che aveva presieduto la prima riunione della Cupola dopo la morte di Totò Riina, avvenuta il 17 novembre 2017. Da allora, dopo quel plateale ‘passaggio di consegne', avvenuto nella piazza principale del quartiere, erano in tanti a rivolgersi ad Alfano per chiedere il suo intervento nella gestione di affari privati, o semplicemente per un consiglio.
È stata fatta luce sui delicati equilibri all'interno del mandamento, soprattutto, tra le famiglie della Noce e di Cruillas, registrando una strutturata spartizione di compiti, nella singola famiglia, con deleghe affidate a uomini di fiducia, in relazione a diversi campi di interesse economico. È stato accertato che esponenti del mandamento della Noce abbiano avuto contatti con omologhi di altre strutture mandamentali in un periodo storico nuovo per Cosa Nostra, che di fatto si è avviato nel 2018, quando, per la prima volta dopo decenni, è tornata a riunirsi la commissione provinciale. Alla luce di tali contatti, è plausibile che anche esponenti di questo mandamento siano stati coinvolti in quell'importante progetto, riservato solo ai più autorevoli esponenti di famiglie mafiose, volto alla riorganizzazione di Cosa Nostra palermitana.