Lutto nel soccorso alpino, morto Ferruccio Svaluto Moreolo: caduto durante un’escursione

Lutto nel mondo del soccorso alpino Veneto per la tragica morte di Ferruccio Svaluto Moreolo, guida alpina, soccorritore esperto e punto di rifermento per tanti colleghi. La tragedia si è consumata mercoledì pomeriggio durante una delle tante escursioni che l’uomo era solito fare tra le Dolomiti Venete. Ferruccio Svaluto Moreolo sarebbe scivolato precipitando nel vuoto mentre si trovava sul gruppo montuoso degli Spalti di Toro. L’allarme è scattato nella serata di ieri, intorno alle 20.30 quando i familiari hanno avvisato la stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore, la sua stazione, che non era rientrato a casa dopo un’escursione scialpinistica.
È subito scattata la macchina dei soccorsi con l’intervento di diverse squadre del soccorso alpino di Pieve di Cadore e della Guardia di finanza di Auronzo e Cortina con l’ausilio di unità cinofile ma purtroppo ogni sforzo per rintracciare alla guida alpina si è rivelato vano. Solo alle prime luci dell’alba di oggi, grazie all’intervento di un elicottero di soccorso, è stato possibile individuare il disperso ma ormai per lui era troppo tardi. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso sul posto. Il rinvenimento del corpo senza vita di Ferruccio Svaluto Moreolo è avvenuto stamattina all'imbocco di Forcella Segnata. La salma è stata poi recuperata dall’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore per essere trasportata a valle e da lì in camera mortuaria.
La drammatica notizia della prematura morte di Ferruccio Svaluto Moreolo ha sconvolto i tanti colleghi e amici della montagna che lo conoscevano bene. Commossi i ricordi da tutti i centri di soccorso alpino del Veneto e del vicino Friuli Venezia Giulia. Presidente del Gruppo rocciatori Ragni di Pieve di Cadore, la guida alpina faceva parte della famiglia del Soccorso alpino dal lontano 1989. "È stato tecnico di elisoccorso per 25 anni e tecnico di centrale operativa fino all'anno scorso. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e della figlia Irene e ci uniamo alle loro lacrime" scrivono dal Soccorso alpino bellunese