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“L’Università di Bologna ha mani sporche di sangue palestinese”: Rettore toglie microfono alla manifestante

Una manifestante del gruppo Giovani Palestinesi di Bologna si è vista togliere il microfono dal rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari dopo averlo accusato di non essersi espresso sul cessate il fuoco a Gaza.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Durante l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Bologna tenutasi mercoledì pomeriggio, alcune ragazze del gruppo dei Giovani palestinesi di Bologna hanno preso parte alla manifestazione in teatro. In quell'occasione, alcune manifestanti sono salite sul palco per parlare al microfono e quando hanno citato il rifiuto del Rettore e dell'Università ad esprimersi per un cessate il fuoco a Gaza, si sono viste togliere la parola.

Le manifestanti sono intervenute con una bandiera palestinese sul palco. "La ministra Bernini – hanno affermato – rappresenta un governo sempre più schierato al fianco dell'entità genocida sionista. tanto da porsi in prima linea nella missione di guerra nel mar Rosso contro gli Houthi e il popolo yemenita che sostiene la resistenza dei palestinesi".

Le manifestanti hanno inoltre ricordato il caso del giovane palestinese Anan Yaeesh che fino a pochi giorni fa rischiava l'estradizione in Israele insieme ad altri due uomini. Le manifestanti hanno affermato che Yaeesh e gli altri giovani sono "partigiani che resistono con ogni mezzo all'occupante sionista, inclusa la lotta armata. Azione tra l'altro ampiamente riconosciuta dal diritto internazionale ed è giusto che una città medaglia d'oro della Resistenza chieda la loro immediata liberazione".

Il passaggio è stato accompagnato da un lungo applauso di platea, ma poi le manifestanti hanno citato l'Università di Bologna e il suo rettore, definendo le sue mani "sporche di sangue".

"L'Università di Bologna e il suo rettore hanno le mani sporche di sangue – ha affermato la giovane al microfono – tanto che quando a novembre è stato chiesto di pronunciarsi per un semplice cessate il fuoco a Gaza, si sono rifiutati di farlo, adducendo un'assurda pretesa di neutralità". Subito dopo il rettore Giovanni Molari ha interrotto l'intervento, prima fermandosi alle spalle della manifestante e poi strappandole il microfono.

"Gli accordi si rispettano", ha detto, mentre le contestatrici replicavano: "Fuori degli studenti sono stati manganellati". Molari aveva introdotto l'intervento con un "ringraziamento a forze dell'ordine, prefetto, questore e a tutti quelli a cui spetta contemperare la manifestazione del dissenso col rispetto dell'ordine pubblico".

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