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Lorenzo Paolieri trovato morto in un baule, i risultati dell’autopsia: sul corpo nessun segno di violenza

I primi risultati dell’autopsia sul corpo di Lorenzo Paolieri, il 32enne trovato morto in un baule a Campi Bisenzio (Firenze), confermano l’assenza di segni di violenza. Si attende l’istologico per accertare causa ed epoca del decesso.
A cura di Eleonora Panseri
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La casa dove è stato trovato il corpo di Lorenzo Paolieri.
La casa dove è stato trovato il corpo di Lorenzo Paolieri.

Non ci sarebbero segni di violenza sul corpo di Lorenzo Paolieri, il cui cadavere è stato trovato in un baule a Sant'Angelo a Lecore, frazione di Campi Bisenzio (Firenze), nell'abitazione dove viveva con la famiglia la mattina del 13 dicembre scorso.

È quanto sarebbe emerso dai primi risultati dell‘autopsia disposta dalla Procura di Firenze nell'ambito dell'inchiesta per omissione di soccorso e occultamento di cadavere in cui sono indagati la madre, 70 anni, la sorella e il fratello dell'uomo, 46 e 38.

Per accertare la causa della morte e l'epoca esatta occorrerà invece attendere l'esito dell'esame istologico. I resti dell'uomo, che oggi avrebbe avuto 32 anni, erano stati portati presso l'Istituto di medicina legale di Careggi dopo il ritrovamento.

L'autopsia ha confermato quanto emerso da una prima ricognizione cadaverica: sulle spoglie, in stato di mummificazione, non erano stati rinvenuti già in quell'occasione segni evidenti di violenza.

L'ipotesi al vaglio degli inquirenti è che Paolieri soffrisse di una patologia cardiaca che potrebbe averne causato la morte, aggravata dalla mancanza di cure adeguate. Il decesso potrebbe risalire ad almeno due anni fa.

Il ritrovamento è avvenuto nel corso di un secondo sopralluogo effettuato dalla polizia municipale di Campi Bisenzio, guidata dal comandante Simone Orvai, dopo che le risposte fornite dai familiari circa l'assenza dell’uomo erano apparse contraddittorie.

Il corpo è stato rinvenuto in un baule, coperto da materiale accatastato. Al primo accesso nell'immobile di via Ippolito Nievo, venerdì scorso, agenti e assistenti sociali avevano riscontrato una situazione di grave degrado e disagio.

L'anziana madre era stata ricoverata nell'ospedale fiorentino di Careggi anche per una condizione di seria denutrizione, mentre i due fratelli avevano manifestato segnali di estrema fragilità psicofisica. La famiglia risultava sconosciuta ai servizi sociali del Comune.

Le indagini proseguiranno nel tentativo di chiarire eventuali responsabilità penali e di ricostruire le circostanze che hanno portato alla morte dell’uomo e al successivo occultamento del corpo.

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