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Lorenzo Cristea morto per difendere gli amici in una rissa, l’aggressione fuori dalla discoteca in un video

L’aggressione a Lorenzo Cristea e ai suoi amici è stata ripresa dallo smartphone di un testimone che ha consegnato spontaneamente il video alle forze dell’ordine. Per l’omicidio fuori da una discoteca nei pressi di Castelfranco Veneto sono finiti in arresto Badr Rouaj e Taha Bennani.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un video che immortala la violenta lite tra Lorenzo Cristea e i suoi assassini, due ragazzi di appena 20 anni. Cristea, residente a Trebaselghe, è stato ripreso dallo smartphone di un testimone che si trovava all'interno della propria auto mentre cinque coltellate raggiungevano il 20enne poi deceduto.

Per Cristea sono state 5 le coltellate letali  mentre un amico è stato ricoverato in rianimazione. Gli arresti sono stati due ma le denunce per rissa ammontano a 7. Il filmato della rissa è stato consegnato spontaneamente alle forze dell'ordine per inchiodare i responsabili del delitto.

Secondo la prima ricostruzione, tutto è iniziato nel parcheggio del locale Playa Loca all'alba di domenica. Una lite per un tavolo conteso è diventata un vero e proprio regolamento di conti nella quale, ad avere la peggio, è stato proprio l'operaio che era uscito con sette amici e due ragazze.

All'interno del locale il giovane si è scontrato con Badr Rouaji, 19 anni, e Taha Bennani, 21 anni, entrambi residenti a Montebelluna. Per il tavolo conteso sono partiti insulti, poi spinte. I buttafuori della discoteca erano intervenuti cacciando i due ventenni e la lite sembrava terminata lì, ma la rissa si è poi riaccesa nel parcheggio del locale.

I due hanno atteso nel buio l'arrivo del gruppo di Cristea, avvenuto intorno alle 3.20. Una vera e propria vendetta per un presunto torto subito: uno dei due ventenni avrebbe provocato uno degli amici di Cristea, costringendo il giovane a cercare di sedare la rissa. Alessandro Bortolami, 22enne di Zero Branco, è stato ferito con quattro fendenti e a quel punto l'operaio 20enne si è messo in mezzo per evitare il peggio. Dopo una breve colluttazione è crollato a terra, colpito da altre cinque coltellate.

I buttafuori, richiamati dalle urla e dai rumori, sono usciti dal locale per allertare i soccorsi. I due aggressori sono stati trovati circa un'ora dopo nascosti tra i cespugli con i vestiti ancora macchiati di sangue e sono stati bloccati dai carabinieri che li hanno poi portati in caserma a Castelfranco per interrogarli.

I due hanno raccontato di non aver capito di aver ucciso il 20enne e di aver sempre pensato di aver "solo ferito" i componenti del gruppo rivale. Per il momento è stato sequestrato solo un coltello militare ritrovato a venti metri dalla scena, ma ne manca uno che non è ancora stato rinvenuto.  Sotto sequestro anche i vestiti degli arrestati e le auto utilizzate per trasportare i feriti in ospedale.

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