Lorena Paolini, l’autopsia conferma l’omicidio in casa: morta per soffocamento
Lorena Paolini sarebbe stata soffocata in casa sua da qualcuno che l’avrebbe uccisa lasciandole dei segni evidenti sul collo. Sono questi i primi risultati che sarebbero emersi dall’autopsia condotta ieri dal medico legale sulla donna di Ortona trovata dai familiari agonizzante sul divano di casa nella mattinata di domenica scorsa. Elementi che avvalorano l’ipotesi di omicidio avanzata dagli inquirenti nel'ambito dell'inchiesta che ha già portato all’iscrizione del marito sul registro degli indagati.
Per avere i risultati finali dell’esame post mortem sul corpo della 53enne, condotto giovedì al policlinico di Chieti, ci vorranno fino a 60 giorni ma, secondo quanto ricostruisce il Messaggero, i primi elementi raccolti confermerebbero le indicazioni di un omicidio. Lo stesso medico legale ha definito l’autopsia di Lorena Paolini utilissima.
Le indagini però proseguono per cercare di raccogliere elementi chiave che possano ricostruire le ultime ore di vita della donna e condurre all’omicida. Per gli inquirenti, la scena del ritrovamento del cadavere indicherebbe che la donna è stata colta di sorpresa da qualcuno alle spalle e afferrata al collo. Nell’abitazione infatti non vi erano segni di colluttazione quando la donna è stata rinvenuta agonizzante dai parenti sul divano.
Lorena Paolini non avrebbe avuto nemmeno il tempo di reagire, inoltre in casa non manca nessun oggetto di valore che possa far pensare a un furto andato male. Elementi che inizialmente avevano fatto pensare a un malore improvviso. Alcuni segni evidenti sul collo però hanno spinto gli operatori sanitari ad allertare i carabinieri facendo scattare l’inchiesta per omicidio.
Unico indagato è il marito della donna che è stato già ascoltato dagli inquirenti e hanno potuto incaricare un proprio perito di parte per l’autopsia. L’uomo ha risposto alle domande di pm e si professa assolutamente innocente ed estraneo a ogni forma di violenza sulla moglie. Un quadro confermato dai familiari dei due coniugi che parlano di una coppia molto legata.
Gli inquirenti si stanno ora concentrando sugli ultimi contatti di Lorena Paolini analizzando il suo telefono. Lo stesso apparecchio servirà a capire se avesse confidato a qualcuno qualche sua paura attraverso ad esempio messaggi. Fondamentale quindi potrebbe essere anche il risultato della consulenza informatica sullo smartphone, disposta dai pm per esaminare le ultime chiamate e i messaggi.