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Longo (Pdl): “Avrei sparato a Kabobo con la mia pistola, immediatamente”

Piero Longo, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, dice la sua sull’uomo che ha compiuto una strage con un piccone a Milano. Al ghanese lui avrebbe sparato, prima alle gambe e poi addosso: “Mi hanno appena rinnovato il porto d’armi”.
A cura di Susanna Picone
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Piero Longo, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, dice la sua sull’uomo che ha compiuto una strage con un piccone a Milano. Al ghanese lui avrebbe sparato, prima alle gambe e poi addosso: “Mi hanno appena rinnovato il porto d’armi”.

“Kabobo? Io gli avrei sparato con la mia pistola, immediatamente. Subito dopo aver capito cosa stava facendo gli avrei sparato alle gambe”. A fare queste affermazioni relativa a Mada Adam Kabobo, il 31enne ghanese che sabato scorso a Milano ha ucciso tre persone con un piccone, è Piero Longo, deputato del Popolo della Libertà e avvocato difensore del leader del suo partito, Silvio Berlusconi. Affermazioni che Longo ha fatto a La Zanzara su Radio 24. Non avrebbe esitato a sparare all’assassino col piccone, pur di fermarlo. Gli avrebbe sparato contro con una pistola in suo possesso.

Sparare alle gambe per farlo smettere di dare picconate alla gente – “Mi hanno appena rinnovato il porto d’armi”, rivela il deputato. “Basta sparare alle gambe – spiega Longo a La Zanzara – per farlo smettere di dare picconate alla gente. Se non si fosse fermato avrei sparato di nuovo alle gambe, e poi addosso. Con chi credete di parlare? Non mi sarei andato a nascondere da qualche parte”. Ai conduttori della trasmissione su Radio 24 l’avvocato del Cavaliere spiega ancora: “Ho la pistola qui davanti a me nel mio studio anche se non posso portarla né alla Camera né in Tribunale e nemmeno in treno. È una Ruger Lcr fabbricata in America”.

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