Lo scandalo dei finti vaccini dilaga: L’azienda sanitaria denuncia l’infermiera

Sono circa 7mila i bambini che dovranno vaccinarsi di nuovo in Friuli, cioè un terzo delle dosi somministrate in Regioni ai piccoli con meno di 12 mesi, circa la metà di quelle date ai bambini più grandi. Tutti vaccinati a Codroipo dal 2009 al 2015, periodo in cui l'assistente sanitaria trevigiana, Emanuela Petrillo, ha lavorato in quella azienda sanitaria. E già sono scattati i primi provvedimenti, con l’Aas 3 di Udine che ha deciso di denunciare l’infermiera.
“Quello che è chiaro già oggi” ha detto ieri il direttore generale dell’Aas 3, Pier Paolo Benetollo, in attesa dei numeri precisi che saranno disponibili solo domani, “è che alcuni vaccini sono stati somministrati ‘per finta’. Riteniamo che solo una parte delle dosi somministrate dall’assistente sia stata fatta scorrettamente. Quindi nel complesso la maggior parte delle vaccinazioni somministrate è certamente efficace. Questo fa sì che attualmente i bimbi siano protetti, ma non possiamo avere certezza che la loro protezione duri per tutta la vita o per il tempo previsto”.
La stessa direzione ha attivato un piano straordinario di richiamo destinato appunto a tutti i bambini vaccinati a Codroipo dall’assistente sanitaria trevigiana poi passata a lavorare alla Madonnina di Treviso, ex Usl 9 oggi Usl 2, sospettata anche qui di aver finto di somministrare le vaccinazioni o di non averlo fatto correttamente, come ha denunciato per primo il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi.
Da parte sua, la Petrillo sostiene di essersi comportata “sempre correttamente” e di “non essere una anti-vaccino”. Ma l’Usl 2 si è già mosso: da una parte insieme alla Procura e ai Nas sta raccogliendo le prove facendo prelievi di sangue a un campione di bimbi non vaccinati dall’infermiera per compararlo con quello dei vaccinati dalla Petrillo; dall’altra, richiamare tutti i bimbi presunti non vaccinati dalla Petrillo a Treviso, che sono 500.