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Livorno, neonata muore improvvisamente nella culla. La mamma: “Aiuto, mia figlia non respira”

Tragedia a Livorno, dove una bambina di meno di un mese di vita è morta per arresto cardiocircolatorio avvenuto per cause che restano al momento ignote. Tra le ipotesi dei medici, ci sarebbe la sindrome della morte in culla. La madre aveva allertato i soccorsi dicendo che la figlia non respirava. Inutili i tentativi di rianimarla effettuati dai genitori e dai sanitari del 118.
A cura di Ida Artiaco
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Tragedia a Livorno, dove una neonata, che solo tra qualche giorno avrebbe compiuto un mese di vita, è morta improvvisamente a causa di un arresto cardiocircolatorio, le cui cause al momento sono avvolte dal mistero. È stata la mamma a lanciare l'allarme. "Aiuto, mia figlia non respira", ha detto al telefono con gli operatori del 118 che subito hanno inviato una ambulanza presso l'appartamento di via dell'Eremo, a due passi dai bagni Pancaldi, dove vive la famiglia. Gli stessi genitori, in attesa dell'arrivo dei sanitari, hanno iniziato le manovre di rianimazione ma senza successo. La piccola, le cui condizioni sono subito apparse critiche, è deceduta all'alba di questa mattina, giovedì 2 maggio, al pronto soccorso.

Tra le possibili cause della morte della bambina ci sarebbe la cosiddetta sindrome della morte in culla (SIDS), un fenomeno in verità abbastanza diffuso tra i lattanti ma che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica. E soprattutto può essere appurata soltanto con approfonditi esami post-mortem. Ad oggi è la prima causa di decesso dei neonati venuti al mondo sani. Circa il 90% dei casi si verifica prima dei sei mesi di età, con il picco di casi tra i due mesi e i quattro mesi di età. Nell'ultimo periodo, in Italia si sono verificati vari casi del genere: la piccola Francesca è morta a 40 giorni di vita nella sua casa di Rovigo il 16 marzo scorso. Anche in quel caso si trattò di una morte bianca, avvenuta per arresto cardiocircolatorio. L'8 aprile lo stesso tragico destino è toccato a Jerome, scomparso a due mesi di vita nella sua casa di Conegliano, in provincia di Treviso: anche per lui si è ipotizzata la morte in culla.

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