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Litiga con la fidanzata e la spinge contro un’affettatrice. Denunciato un 31enne

La donna di 30 anni aveva appena chiuso la sua attività commerciale al pubblico quando ha iniziato a discutere con il suo compagno per motivi sentimentali. La lite è diventata in poco tempo una situazione pericolosa per l’incolumità della ragazza: lui, infatti, l’ha spinta contro un’affettatrice, provocandole una profonda ferita sulla fronte.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Stavano litigando in un bar di Reggio Emilia. Precisamente, quel bar appartiene alla vittima, che dopo un pomeriggio di lavoro stava chiudendo la sua attività intorno alle 18 del pomeriggio per poi tornare a casa. Una volta abbassata la saracinesca, la titolare 30enne e il suo compagno hanno iniziato a litigare ferocemente per questioni sentimentali. In pochissimo la situazione è diventata estremamente pericolosa per l'incolumità della ragazza: lui l'ha infatti scagliata contro un'affettatrice, provocandole così una ferita profonda alla fronte. I soccorsi sono stati chiamati subito nonostante l'epilogo potesse essere molto peggiore: nel bar, infatti, non c'era nessuno. L'esercizio era ormai chiuso al pubblico dopo una giornata di lavoro come tante altre. 

La giovane è stata trasportata subito all'ospedale Santa Maria Nuova e da lì è stata dimessa con 20 giorni di prognosi. Dopo la corsa in ospedale e le cure alla ferita inferta, la 30enne ha deciso di denunciare il fidanzato, raccontando anche ciò che lui aveva fatto ormai mesi fa, proprio durante il periodo di lockdown imposto dall'emergenza Covid su tutto il territorio nazionale: l'uomo l'aveva infatti colpita con una testata nel mese di marzo, sempre in seguito a una violenta discussione al cui centro vi erano ancora motivi sentimentali. In quell'occasione le aveva causato una vistosa ecchimosi sulla fronte, ma aveva deciso di non formalizzare la sua denuncia. Non era quindi la prima volta che il compagno la picchiava per questioni riguardanti problemi sentimentali. Quest'ultimo episodio che avrebbe potuto costare la vita alla giovane 30enne proprietaria del bar, è stato quello decisivo per permetterle di raccontare alle forze dell'ordine i soprusi subiti quotidianamente. L'uomo è stato accusato di lesioni personali aggravate.

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