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“Lei ha l’accento napoletano”, scartata ad un colloquio in Svizzera

Una donna partenopea è stata scartata a un colloquio a Lugano dopo soli 20 secondi per via dell’accento meridionale.
A cura di Antonio Palma
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"Signora, lei ha tutti i requisiti ma… non possiamo assumerla: ha l'accento meridionale" sono queste le parole che si è sentita rivolgere Mariacristina,  una 40enne partenopea esperta in vendite, dopo un colloquio sostenuto a Lugano in Svizzera per un'azienda locale che cercava personale nell'area delle vendite.  A raccogliere la denuncia il quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno al quale la donna ha raccontato la propria delusione. "Sono rimasta sbalordita" ha ricordato la 40enne che ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto nel ramo vendite e marketing avendo lavorato in Italia nel settore per oltre quindici anni. "Ho sempre fatto il mio lavoro con gratificazione e ottimi risultati, ma qui sono stata giudicata a prescindere. Mi hanno fatta parlare 20 secondi, il tempo di ascoltare l'accento" ha spigato la donna , aggiungendo "Come se non mi avessero già sentita per telefono e non ci fosse scritto sul curriculum, che sono di Napoli. E poi nelle vendite quello che conta è la serietà, la dialettica… lo dico per esperienza»

Pensare che l'annuncio sembrava perfetto per le sue aspirazioni e il suo curriculum "cercasi receptionista part-time, area marketing", ma alla fine lei stessa si è rassegnata. "Ho mandato dozzine di curricula in tutta la Svizzera italiana ma rispondono solo per posti da cameriera o di catering. Ora ho capito il motivo" ha raccontato infatti la donna. Dall'azienda interpellata rispondono che non è una questione di discriminazione, "non abbiamo alcun pregiudizio verso i meridionali, è stata una decisione basata su riscontri avuti in passato" si sono giustificati.

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