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Lecce: uccise l’amico e lo gettò in un pozzo, l’assassino confessa

Svolta nelle indagini sull’assassinio del 29enne Giorgio Regoli, scomparso nel 2011 da Matino e il cui cadavere fu ritrovato l’anno scorso.
A cura di Antonio Palma
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La vittima, Giorgio Regoli
La vittima, Giorgio Regoli

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Ivan Giorgio Regoli, il 29enne scomparso nel settembre del 2011 da Matino, in provincia di Lecce. Questa mattina infatti i carabinieri hanno arrestato un amico del giovane, il 35enne Cosimo Mele, anche lui di Matino, accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Il 29enne infatti dopo essere stato ucciso fu gettato in un pozzo nelle campagne della cittadina salentina e di lui non si seppe più nulla fino al primo agosto dell'anno scorso quando è stato ritrovato il cadavere. A dare nuovo impulso all'inchiesta sulla scomparsa del giovane è stato proprio il ritrovamento del corpo. Grazie ai rilievi scientifici sul cadavere e agli accertamenti sui proprietari del fondo dove era stato ritrovato gli inquirenti infatti sono risaliti fino a Mele che dopo l'arresto ha confessato il delitto. Secondo il racconto dell'uomo, il delitto risalirebbe al 12 settembre del 2011 e sarebbe avvenuto per motivi economici al termine di una lite. Mele avrebbe condotto la vittima nello scantinato dove c’erano gli attrezzi dell’impresa edile del padre e qui lo avrebbe prima aggredito e poi ucciso colpendolo con alcuni oggetti da lavoro in testa. "Non volevo uccidere Regoli, e il tutto è stato frutto dell’impulso del momento che non sono riuscito a controllare" ha raccontato l'uomo ai carabinieri.

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