225 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Ossa in Vaticano, arrivano gli esami: “Non sono di Emanuela Orlandi”

Le ossa ritrovate nei sotterranei di via Po, a Roma, risalgono a un’epoca compresa tra il 90 e il 230 dopo Cristo. Lo hanno appurato gli scienziati a cui è stato affidato l’esame dei resti umani rinvenuti lo scorso ottobre in via Po, a Roma. La delusione di Pietro Orlandi: “Perché il ritrovamento è stato collegato a mia sorella Emanuela”.
A cura di Angela Marino
225 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Le ossa ritrovate nei sotterranei di via Po, a Roma, risalgono a un'epoca compresa tra il 90 e il 230 dopo Cristo. Non c'erano ormai molti dubbi sul fatto che i resti umani ritrovati lo scorso ottobre nella capitale, nella sede della Nunziatura apostolica vaticana, non appartenessero a una persona deceduta in epoca recente ma ora gli esiti degli esami scientifici lo confermano: sono ossa di epoca imperiale.

Finisce così il giallo che ha riportato alla ribalta per l'ennesima volta il mistero di Emanuela Orlandi e ancora una volta su basi investigative farraginose e inconsistenti. Nessuna delle autorità competenti nelle indagini, infatti, aveva associato quel ritrovamento al caso della quindicenne scomparsa nell'83, eppure il collegamento con Emanuela, istintivo nell'opinione pubblica, è stato rilanciato dai media creando grandi attese anche nella famiglia della allora quindicenne. "Perché è avvenuto il collegamento con mia sorella Emanuela?", si chiedeva già ai primi di novembre, Pietro Orlandi e con lui anche i familiari di Mirella Gregori, la coetanea di Emanuela scomparsa da Roma 40 giorni prima e mai più ritrovata. In questi anni si è fatta portavoce della famiglia Antonietta, la sorella maggiore di Mirella, anche lei è stata chiamata a commentare il ritrovamento.

"La nunziatura si trova a pochi passi dal cinema dove eravamo solite andare" disse all'epoca del ritrovamento, probabilmente sperando che la fine di questo incubo si stesse finalmente palesando, ma così non è stato. I due casi, da tempo archiviati, tornano così nel dimenticatoio e forse questa volta definitivamente, a meno che non emergano elementi sostanziali di novità. Unico aggiornamento del caso Orlandi è ora la denuncia presentata dal fratello Pietro in Vaticano, dopo 36 anni dai fatti.

225 CONDIVISIONI
206 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views