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Giampaolo Amato, medico arrestato a Bologna

Le ipotesi sulla morte di Isabella Linsalata, la donna per il cui decesso è stato arrestato il marito

La consulenza medico legale sulla morte della 62enne Isabella Linsalata ha analizzato tre ipotesi: “Asfissia meccanica, morte causata da coagulo intra-cardiaco e intossicazione acuta”. Quest’ultima è quella ritenuta più plausibile e ha portato all’inchiesta per omicidio nei confronti di Giampaolo Amato.
A cura di Antonio Palma
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Sono tre le ipotesi emerse dalle perizie sulla morte di Isabella Linsalata, la donna per il cui omicidio ora è stato arrestato il marito Giampaolo Amato, due anni dopo il decesso. Ad elencarle è stato il Giudice per le indagini preliminari Claudio Paris nell'ordinanza di custodia cautelare che nei giorni scorsi ha portato in cella il medico bolognese con la pesantissima accusa di omicidio premeditato della moglie e detenzione illecita di farmaci psicotropi.

La consulenza tecnica sulle possibili cause della morte della 62enne Isabella Linsalata, datata 5 ottobre 2022 e redatta dal medico legale Guido Pelletti, affiancato da altri tre esperti, parla nel dettaglio di “Asfissia meccanica, morte causata da coagulo intra-cardiaco e intossicazione acuta". Per quanto riguarda la prima ipotesi e cioè quella dell'asfissia meccanica, che era stata formulata dal medico legale che per prima aveva analizzato la salma della donna, il perito incaricato dalla Procura ha riferito di "non potersi esprimere in termini di elevata probabilità o ragionevole certezza per l'assenza di lesività esterne e per aspecifici reperti anatomo-patologici-polmonari".

Amato e la moglie Isabella Linsalata
Amato e la moglie Isabella Linsalata

In merito alla seconda ipotesi di morte di Isabella Linsalata e cioè quella di un problema cardiaco il medico legale la ritiene “esclusa" anche per "l'assenza di materiale in sede polmonare". Questa è invece ipotesi sostenuta dalla difesa dell’indagato che ha sempre parlato di un decesso per cause naturali.

La terza ipotesi, quella dell'intossicazione acuta, secondo il medico legale è quella più plausibile. Secondo Pelletti, infatti, "date le tre ipotesi circa la causa del decesso, le evidenze forensi ottenute dall'analisi interdisciplinare integrata supportano con forza l'ipotesi di un decesso per intossicazione acuta da xenobiotici”. Per la perizia, in particolare, “l'assunzione di Sevoflurano ha avuto, con elevata probabilità, valenza causale nel decesso".

In base a queste conclusioni, basate sui risultati degli esami chimico-tossicologici, la Procura ha accolto la tesi dell’omicidio di Isabella Linsalata per avvelenamento, poi accettata anche dal gip. Secondo l’accusa, poche ore prima della morte, il marito avrebbe somministrato alla moglie le sostanze risultate letali.  Circostanza che la difesa rigetta e ha già presentato ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione di Giampaolo Amato.

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