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La storia di Anna Vitiello: l’insegnante malata di tumore e licenziata avrà finalmente Tfr e pensione

L’insegnante torinese Anna Vitiello, malata di tumore, licenziata e da cinque mesi lasciata senza alcun sostentamento economico, è stata chiamata dall’Inps e a partire dal 5 aprile riceverà finalmente il Tfr e dal 20 dello stesso mese la pensione. Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi, la pratica della signora Vitiello si è sbloccata nel giro di quattro giorni.
A cura di Eleonora Panseri
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L'insegnante torinese Anna Vitiello, malata di tumore, licenziata e da cinque mesi lasciata senza alcun sostentamento economico, è stata chiamata dall’Inps e a partire dal 5 aprile riceverà finalmente il Tfr e dal 20 dello stesso mese la pensione.

Dopo l'appello lanciato nei giorni scorsi, la pratica della signora Vitiello si è sbloccata nel giro di quattro giorni.

"Una vittoria straordinaria, in primo luogo di una collega che ha rifiutato di piegarsi ad una situazione inaccettabile, della CUB che l’ha sostenuta nella sua battaglia ma anche, non dimentichiamolo, dei mezzi di informazione che hanno dato voce alla collega e hanno spinto l’Amministrazione a porre rimedio a una situazione scandalosa.", ha scritto sui social Cosimo Scarinzi della Cub scuola università e ricerca, che ha preso in carico la sua storia rendendola pubblica lunedì scorso.

La donna, 55 anni, era arrivata dalla Campania in Piemonte dieci anni fa insieme alle tre figlie per fare l’insegnante di educazione fisica nell’Istituto Superiore Primo Levi di Torino. Per 5 mesi non ha percepito né lo stipendio, né la pensione perché, dopo essere stata giudicata inabile in modo permanente al lavoro, era stata licenziata dalla scuola dove insegnava. Per tutto questo tempo non aveva ricevuto nemmeno la tredicesima e la buonuscita.

La signora si era ammalata di tumore una prima volta nel 2007, ma fortunatamente il male era regredito. Alla fine del 2022 la situazione era di nuovo precipitata. Dopo il ricovero all’hospice di Carignano, si era quindi rivolta alla Cub tramite una volontaria ex docente. Anche il ministero dell’Economia si era dichiarato molto toccato dalla sua vicenda, assicurando che gli uffici centrali se ne sarebbero occupati.

“Una situazione inaccettabile frutto di inefficienza e di disumanità, di una burocrazia cieca e sorda di fronte a un caso di questa gravità”, aveva dichiarato Cosimo Scarinzi, coordinatore nazionale CUB Sur, che si era interessato alla vicenda “per quel che riguarda la liceità del licenziamento e la mancanza di tutele”. Ora,  invece, ad Anna le sarà riconosciuto quanto le spetta.

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