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La Spezia, detenuto in permesso premio segrega in casa la ex per tre giorni e la violenta

Un detenuto del carcere di La Spezia uscito grazie a un permesso premio di tre giorni ha segregato in casa la sua ex e l’ha ripetutamente violentata, minacciandola anche di morte. Dopo essere tornato dietro le sbarre è stato denunciato: ora dovrà ora rispondere delle accuse di  sequestro di persona e violenza sessuale.
A cura di Davide Falcioni
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Uscito dal carcere grazie a un permesso premio di tre giorni, la prima cosa che ha fatto è stata raggiungere la ex fidanzata, segregarla in casa per tre giorni e violentarla. L'incredibile vicenda è avvenuta a La Spezia ed è stata denunciata da una ragazza di 25 anni che, coperta di lividi e sanguinante, si è rivolta ad alcuni amici subito dopo essere stata rilasciata dal suo aguzzino, l'ex compagno. La giovane è stata quindi accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di La Spezia, dove è stata ricoverata per alcuni giorni per verificare la gravità delle lesioni subite.

La venticinquenne ha sporto denuncia alla polizia, che ben presto ha individuato il responsabile degli abusi. La storia, raccontata dal Secolo XIX, ha dell'incredibile se si pensa che il sequestratore era un  detenuto del carcere di via Fontevivo in permesso premio. Si tratterebbe di un trentenne di origine sudamericana, residente alla Spezia, che sta scontando una pena da alcuni mesi. Nei primi giorni del 2020 ha ottenuto il via libera per poter uscire dal carcere per tre giorni, periodo nel quale avrebbe sequestrato l'ex e l'avrebbe anche violentata. Stando a quanto accertato l'uomo avrebbe avvicinato la sua ex, che nel frattempo ha iniziato una relazione con un altro uomo, e puntandole addosso un coltello l’avrebbe costretta a seguirla a casa. Lì l’avrebbe rinchiusa con la forza, abusando di lei e minacciando di ucciderla se non fossero tornati insieme.

Per non destare sospetti, inoltre, avrebbe costretto la venticinquenne a scrivere diversi messaggi nei quali dichiarava che andava tutto bene e di non preoccuparsi, perché si era fermata a dormire da un’amica. Gli sms erano stati inviati alla mamma che, leggendoli, non aveva sospettato di nulla. Dopo tre giorni di segregazione e violenze il detenuto ha finito il permesso premio ed è rientrato in carcere come se nulla fosse. E' stato in quel momento che la vittima ha raccontato tutto ad un'amica, che l'ha accompagnata all'ospedale. Dopo la denuncia la squadra mobile ha presentato un dettagliato rapporto in tribunale. L'uomo dovrà ora rispondere delle accuse di  sequestro di persona e violenza sessuale.

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