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La soluzione per evitare i ritardi a scuola: preside impone multa di 2 euro agli studenti

Per ogni giorno di ritardo , il preside ha deciso di multare ogni singolo alunno e i ritardi sono quasi scomparsi.
A cura di Antonio Palma
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Quella tra professori  e studenti ritardatari è diventata ormai una lotta senza esclusione tra soluzioni singolari escogitate dagli insegnanti e scuse altrettanto originali da parte degli alunni. Una nuova frontiera sembra averla trovata un dirigente scolastico sardo a capo di un liceo scientifico nel Cagliaritano. L'idea molto semplice è di colpire i giovani ritardatari in un punto forse a loro caro, la paghetta. Per ogni giorno di ritardo infatti, il preside ha deciso di multare ogni singolo alunno con una sanzione di due euro da versare al cassa comune della scuola. "Non è una vera multa", tiene e a precisare il preside della scuola, il liceo scientifico Pitagora di Selargius.

"È solo un rimborso dei costi di gestione perché noi i ritardatari non li chiudiamo fuori, li accogliamo in biblioteca e li facciamo entrare alla seconda ora" ha spiegato il dirigente al Corriere della Sera. Col nuovo regolamento interno infatti non ci sono eccezioni: è concesso un ritardo massimo di 5 minuti poi si resta fuori dall'aula e si paga. L’orario di ingresso a scuola infatti è fissato per le 8.30, ma i cancelli sono chiusi tassativamente alle 8.35. La soluzione sembra  sia stata efficace. Sui 744 studenti dell'istituto infatti dopo la trovata sono rimasti solo due recidivi  e il primo mese la scuola ha incassato solo 8 euro. "È incredibile come pur di non pagare gli studenti si siano dati una regolata" ha commentato il  63enne, concludendo: "Alla fine dell’anno scommetto che non avremo più di una ventina di euro, da destinare ad attività didattiche e ai materiali: ma va bene così, lo scopo era un altro".

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