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Guerra in Ucraina

La Russia annetterà le 4 regioni occupate in Ucraina: tutto pronto a Mosca per la firma di Putin

Nella capitale russa già allestiti palchi, cartelloni patriottici e maxischermi da cui sarà dato l’annuncio dell’annessione alla Russia delle quattro regioni occupate in Ucraina: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
A cura di Antonio Palma
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È tutto pronto a Mosca per quello che sancirà un nuovo passo decisivo della Guerra in Ucraina, l'annessione alla Russia delle quattro  regioni occupate in Ucraina: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Nella capitale russa già allestiti palchi, cartelloni patriottici e maxischermi da cui sarà dato l'annuncio e ovviamente è vietata ogni tipo di manifestazione di protesta.

Venerdì 30 settembre infatti ci sarà l'attesa cerimonia al Cremlino, alle 14 ora italiana, le 15 ora di Mosca, sull'annessione voluta da Putin e sancita coi referendum plebiscitari di martedì.

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Come ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, Putin si siederà al tavolò nella Sala di San Giorgio firmando con i quattro leader i trattati di adesione alla federazione russa. Peskov ha anticipato che, subito dopo, il presidente russo Putin terrà un nuovo discorso alla nazione, seguito da una incontro con gli amministratori delle regioni ucraine annesse da Mosca

La decisione di Vladimir Putin di incorporare formalmente le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia rappresenta la più grande annessione in Europa dalla seconda guerra mondiale e avrà impatti a lungo termine.

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L'area totale destinata a diventare di fatto parte della Russia ammonta a oltre 90.000 km quadrati, ovvero circa il 15% dell'area totale dell'Ucraina, pari alle dimensioni di una intera nazione. Si tratta di un'area in cui vivono circa 4 milioni di persone.

Si tratta di una annessione annunciata da tempo ma con conseguenze su larga scala visto che una volta annessa quest'area, la leadership russa ha affermato che considererà gli attacchi alle aree controllate dalla Russia un attacco diretto alla Russia con conseguente possibilità di uso di armi nucleari tattiche.

I referendum, che secondo i risultati riportati dai media statali russi hanno mostrato un sostegno schiacciante all'adesione alla Russia, per l'Occidente sono stati una farsa. I residenti che nei giorni scorsi sono fuggiti nelle aree controllate dagli ucraini hanno raccontato di persone costrette a votare per strada sotto la minaccia delle armi ma ora Putin può giocare la carta della minaccia alla sicurezza nazionale russa.

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