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“La piccola Fatima non può essere scivolata dal balcone”, patrigno accusato di omicidio volontario

Il 32enne Mohssine Azhar tra pochi giorni sarebbe uscito dal carcere con la scadenza dei termini di custodia ma con i nuovi sviluppi rimarrà in cella.
A cura di Antonio Palma
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La piccola Fatima e il compagno della madre accusato di omicidio
La piccola Fatima e il compagno della madre accusato di omicidio

Resta in carcere e si aggrava la posizione giudiziaria del patrigno della piccola Fatima, la bimba di tre anni morta dopo essere caduta dal balcone di un palazzo nel centro di Torino lo scorso mese di gennaio. Nei confronti del 32enne Mohssine Azhar, infatti, i giudici hanno emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare con l’accusa ancora più grave di omicidio volontario con dolo d’impeto. L’uomo rimane dunque in carcere dove era finito pochi giorni dopo la morte della bimba ma con l’accusa di omicidio colposo. Il giudice infatti ha accolto la richiesta del pm Valentina Sellaroli, che coordina le indagini della Procura e ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo nei confronti dell'uomo.

Il condominio dove è precipitata Fatima (foto Fanpage.it)
Il condominio dove è precipitata Fatima (foto Fanpage.it)

La Procura del capoluogo piemontese in realtà fin da subito aveva chiesto l’imputazione del 32enne per omicidio volontario ma il Gip nella convalida dell’arresto aveva derubricato l’imputazione a omicidio colposo. Per questo l’uomo tra pochi giorni sarebbe uscito dal carcere con la scadenza dei termini di custodia ma con i nuovi sviluppi rimarrà in cella. Fondamentali per la decisione del giudice le perizie tecniche e medico legali disposte dall’accusa che hanno stabilito l’impossibilità di una caduta accidentale della bimba. Per i periti dell’accusa, il punto di caduta della piccola nel cortile dello stabile non è compatibile con uno scivolamento. Inoltre c'era la possibilità che l'uomo si rendesse irreperibile perché pare intendesse partire per la Tunisia.

Infine anche le dichiarazioni della madre della bambina, che ha ritrattato le prime affermazioni, accusano l’uomo. La donna ha riferito che l’uomo era alterato dopo una lite con lei e “l’ha buttata giù apposta”. L’uomo dal suo canto continua sostenere si sia trattato di un incidente. “Giocavo con Fatima sul balcone. La lanciavo in aria e la riprendevo, con la mamma che ci guardava da sotto. Non so come sia potuto accadere” ha  dichiarato l’uomo. Gli accertamenti scientifici però la bimba sarebbe caduta dal balcone seguendo una parabola. Questo implicherebbe l'uso di una certa forza da parte di Mohssine nel lanciarla in aria.

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