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“La marijuana mi serve perché sono malato”, 24enne scarcerato dal giudice

L’uomo era stato trovato in possesso di 50 grammi di marijuana ma il giudice ha accolto la tesi difensiva sospendendo la pena.
A cura di A. P.
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Era stato arrestato dai carabinieri per possesso illegale di stupefacenti dopo che i militari avevano trovato nella sua abitazione di Meta, in provincia di Napoli, 50 grammi di marijuana. Il giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata, sempre nel Napoletano, però lo ha fatto scarcerare accogliendo la sua tesi difensiva in cui il 24enne spiegava che faceva uso di  marijuana perché malato. L'uomo era stato arrestato sabato scorso con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e condotto in carcere perché durante una perquisizione in casa i militari dell'arma  avevano trovato la marijuana nascosta in una cassetta metallica. I carabinieri oltre alla droga, avevano trovato e sequestrato anche un tritatabacco ed un bilancino di precisione. Una volta in tribunale per il processo il pm aveva chiesto per lui una condanna a sei anni di reclusione ma il giudice invece ha accolto la tesi dell'avvocato che aveva spiegato "Il mio assistito possiede marijuana solo per uso personale, poiché soffre della malattia di Crohn e la cannabis ne allevia i sintomi". L'uomo dunque è stato condannato solo ad un anno e sei mesi di reclusione con pena sospesa e quindi scarcerato. Lo stesso giudice inoltre ha disposto la non menzione della condanna nel casellario giudiziale.

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