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La guerra di Mario contro il fiume killer: “È una bomba ecologica, mi ha ucciso anche il cane”

Immagini che parlano più delle parole: schiuma e odore nauseabondo nel Rio Scoldo, un piccolo torrente che scorre in provincia di Biella…
A cura di Simone Nocentini
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Ad una prima occhiata, guardando le immagini riprese da Mario, un lettore originario della provincia di Biella, non si può certo dire che quel corso d'acqua sia il massimo della purezza. Ci troviamo nel piccolo paese di Portula e il fiume protagonista della vicenda è il Rio Scoldo: la situazione è al limite, considerando il fatto che scorre a poche centinaia di metri dalle prime abitazioni: "Il mio cane beveva quell'acqua tutti i giorni – ha commentato Mario -, non credevo che fosse inquinato. In poco più di un anno è morto per un tumore alle ossa fulminante. Piano piano ho iniziato ad indagare, ora sono oltre 10 anni che sopporto questa situazione".

Nonostante le eloquenti immagini però, i cittadini sembrano non essere molto interessati alla vicenda: "Ho trovato l'appoggio di Legambiente Biella e, insieme, stiamo cercando di avere risposte. Gli altri cittadini del paese non vogliono "scavare" troppo a fondo, non vogliono andare contro i poteri forti".

E già, perchè la prima imputata di quell'inquinamento, è un'azienda che scarica i propri liquami non troppo lontano da lì: "Nonostante questo, Arpa Biella dice che è tutto normale: il fiume non è inquinato. A norma di leggere, però, non dovrebbe esserci nè la schiuma, nè il cattivo odore che, molto spesso, mi provoca una forte nausea".

"Mi piacerebbe poter analizzare le acque del Rio Scoldo, ma un'operazione del genere mi costerebbe circa 3.000 euro, un prezzo non proprio abbordabile per un singolo cittadino come me. Ma le immagini parlano chiaro".

La battaglia di Mario è stata anche "scoraggiata" da più di qualcuno: "Appena hanno visto la mia decisione nell'andare più a fondo in questa vicenda, molte persone mi hanno consigliato di lasciar perdere. Di non mettermi contro qualcuno di potente, che avrei rischiato qualcosa. Il problema è che nel momento dello sversamento, non vengono mai eseguite delle analisi, è una cosa paradossale. E' difficile trovare un responsabile se nel momento di una segnalazione nessuno se ne interessa".

Qualche giorno fa, è intervenuto nel dibattito anche il sindaco di Portula, Fabrizio Calcia Ros che su Newsbiella ha dichiarato: "Arpa ha fatto sopralluoghi e verifiche sottolineando che la schiuma non è inquinante. Ma che non faccia bene è sicuro".

Sempre su Newsbiella, è intervenuto anche il dirigente Arpa, Paolo Sartirana il quale ha ammesso che "all'interno del rio, che è scarso d'acqua per buona parte dell’anno, ci sono gli scarichi di alcune aziende oltre a scarichi civili che ad oggi non sono mai stati collettati in fognatura. Come Arpa siamo intervenuti a ogni segnalazione con campionamenti e verifiche che, tranne in una sola eccezione nel 2012, rispettavano i limiti autorizzati. Ora una delle aziende coinvolte rimodulerà i suoi scarichi per fare in modo che la situazione migliori ma una risoluzione effettiva ci potrebbe essere solo se tutte le utenze fossero allacciate".

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