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La figlia vuole fare l’estetista, papà la lega alla sedia: “Non devi vivere all’occidentale”

Una diciottenne di origini marocchine è stata costretta per anni a subire umiliazioni e violenze da parte del padre e del fratello perché sognava di fare l’estetista.
A cura di Davide Falcioni
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Sognava di diventare un'estetista e condurre una vita simile a quella delle sue amiche: per questo una ragazza di origini marocchine è stata costretta per anni a subire umiliazioni e violenze da parte del padre e del fratello. La giovane è stata minacciata di morte, picchiata, chiusa a chiave in una cantina e legata due giorni ad una sedia, violenze che l'hanno fatta sprofondare nella depressione inducendola anche a togliersi la vita. A spezzare il vero e proprio incubo, che ha visto protagonista la giovane, oggi 18enne ma 14enne all'inizio della vicenda – è stata la Squadra Mobile della Polizia di Ferrara che, su mandato del Tribunale di Bologna, ha tratto in arresto il genitore 56enne e imposto al fratello 32enne il divieto di avvicinarsi a lei; entrambi sono ritenuti responsabili dei reati di maltrattamenti, minaccia grave e sequestro di persona in concorso.

Gli abusi subiti dalla ragazza sono venuti alla luce lo scorso 26 novembre, quando la giovane ha chiesto aiuto ad una volante della Polizia preoccupata che il padre – incontrato per le vie del centro di Ferrara – venisse a prenderla, dopo averla minacciata di morte. Agli agenti la 18enne – ascoltata in audizione protetta con una psicologa specializzata – ha raccontato anni di soprusi dettati dal fatto che lei non volesse professare la religione musulmana, né seguirne i precetti. La giovane – che, una volta maggiorenne è andata a vivere con degli amici e ha iniziato a lavorare come cameriera a Ferrara – ha rivelato di aver subito, nel corso degli anni, violenze sia fisiche che psicologiche che l'hanno indotta anche ad un tentativo di suicidio sventato solo dall'intervento di una amica. Nel 2018 – così ha riferito alla Polizia – era stata portata in Marocco dai genitori al fine di contrarre matrimonio con il cugino di 32 anni, figlio del fratello del padre e la sera stessa era stata costretta dal cugino a consumare un rapporto sessuale. A fine 2017, invece, dopo un ennesimo litigio, il padre e il fratello maggiore – ha raccontato ancora – la avevano chiusa a chiave in cantina legata mani e piedi a una sedia per due giorni sentendosi dire dal padre: "Questa sarà la tua tomba".

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