La figlia di Totò Riina: “Onorata del mio cognome, non me ne vergogno”

"Dispiaciuta per le vittime della mafia ma onorata, orgogliosa di portare quel nome quello dei Riina, il cognome di mio padre". Parla cosi, nella sua prima intervista in tv, Lucia Riina la figlia più piccola di Totò, il superboss di Cosa Nostra. Oltre trenta minuti di domande e risposte davanti alle telecamere di Rts, la televisione svizzera che ha pubblicato un estratto dell'intervista sul suo sito. "Io sono onorata di chiamarmi così, e felice" perché‚ "è il cognome di mio padre e immagino che qualsiasi figlio che ama i suoi genitori non cambia il cognome. Corrisponde alla mia identità". Nell'intervista, doppiata in francese e così diffusa, Lucia Riina si dice "dispiaciuta" per le vittime del padre, ma – aggiunge – "penso che siamo tutti figli di qualcuno" e non bisogna rimanere nel passato ma andare avanti per noi, per ciò che verrà dopo. Poi parla della sua famiglia e dice: "Sono i miei genitori, siamo cattolici e devo amore a mio padre e mia madre", rammentando che a casa pregavano tutte le sere e che il momento più brutto della sua vita fu quel 15 gennaio di venti anni fa quando arrestarono il padre. "Nostra madre è stata estremamente importante, poiché non abbiamo potuto frequentare la scuola. E’ lei che ci ha insegnato a leggere e a scrivere”. La figlia del boss, che ha compiuto in Svizzera il suo primo viaggio all'estero – afferma – che non le dispiacerebbe vivere e lavorare in Svizzera.