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La facoltà di Medicina resta a numero chiuso

Le facoltà di Medicina restano a numero chiuso. Lo ha ribadito la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.
A cura di Susanna Picone
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Le Facoltà di Medicina resteranno a numero chiuso. Nessun cambiamento in arrivo dunque per gli aspiranti medici. A ribadirlo è stata la ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, nel corso di un intervento a Sassari, dove oggi ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei vincitori della sezione “Arti figurative, digitali e scenografiche" del Premio nazionale delle arti (PNA).

Messa ha spiegato che per il momento viene esclusa l'eliminazione del numero chiuso per l’accesso alle Facoltà di Medicina e ha ricordato i numeri della facoltà lo scorso anno. “Lo scorso anno abbiamo avuto 70.000 aspiranti per 14.000 posti disponibili, ospedali e atenei non sono in grado di assorbire 70.000 aspiranti, anche perché dobbiamo fare in modo che la qualità della formazione resti alta. È vero che la pandemia ha fatto emergere una mancanza di medici, ma si tratta di una carenza della presenza di medici sul territorio, non della presenza complessiva”, è quanto ha detto la ministra.

E ancora: "Se noi guardiamo il numero di medici per abitante – così la ministra Messa a margine della visita a Sassari – l'Italia è fra le prime in Europa, manca però la distribuzione corretta di questi medici e quindi è un incrocio che Università, territori regioni e comuni devono fare”. Messa ha poi ricordato come il numero programmato degli studenti delle Facoltà di Medicina sia aumentato nel corso degli anni. “Siamo arrivati a più di 14.000 partendo da circa 10.000. Adesso abbiamo sbloccato l'imbuto che c'era tra la laurea in Medicina e la scuola di specializzazione, e ora arrivano 19.000 borse di studio. Bisogna poi fare in modo – ha concluso la ministra – che i medici restino nel nostro Paese, cercando di dare loro una valorizzazione per quello che hanno studiato".

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