La denuncia di Ambra e le sue amiche: “Molestate in Spagna ma la polizia ha picchiato noi”

La vacanza a Valencia si è trasformata in un incubo per un gruppo di ragazze fiorentine: picchiate dalla polizia, all’esterno di un locale sulla spiaggia nella località spagnola, dopo essere state molestate da un avventore che aveva alzato troppo il gomito e si era scagliato contro loro con calci, sputi e insulti.
"Come fossimo criminali e invece eravamo noi le vittime. Ci avevano insultato e sputato fuori dalla discoteca e quando abbiamo visto arrivare le pattuglie eravamo felici. Pensavamo ci salvassero. Invece…
A raccontare come sarebbero andati i fatti è Ambra Morelli, 22 anni è una pallanuotista fiorentina che studia psicologia e milita in serie A 2. La disavventura risale al 10 agosto, ultimo giorno della vacanza in Spagna
"Eravamo otto amiche. All’uscita dalla discoteca Marina Beach stavamo chiacchierando quando ci è arrivata addosso una scarpa. Quando la restituiamo un ragazzo spagnolo, alticcio, inizia a insultarci e mi molla un calcio. Si crea confusione perché iniziamo a urlare, e alcuni amici tentano di allontanarlo" ha raccontato al Quotidiano Nazionale.
Poi arrivano le pattuglie della polizia.
"C’è stato il fuggi-fuggi, noi invece siamo andate incontro agli agenti, pensavamo ci difendessero ma ci hanno strattonato e trascinate sulla sabbia e buttato a terra me e Matilde, le altre ragazze assistevano terrorizzate. Io avevo la faccia sulla sabbia, non respiravo, tentavo di divincolarmi: mi hanno messo un ginocchio sulla schiena, come fossi una criminale.
Alle ragazze vengono chiesti i documenti: "Uno di loro ci ha intimato di andare via di corsa. Eravamo spaventate e siamo andate in ospedale. La denuncia? Lì per lì abbiamo avuto paura e adesso non lo so: non mi fido della giustizia e dovrei andare in Spagna e pagarmi le spese" dice Ambra.