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La costringeva a stare casa, picchiando lei e suo figlio: arrestato per maltrattamenti

La costringeva a stare in casa e picchiava tutti i giorni sia lei che suo figlio, avuto da una precedente relazione. Il bambino aveva cercato di difendere la madre in più occasioni e le violenze sono avvenute anche davanti agli occhi degli altri quattro figli avuti dalla coppia. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Avrebbe maltrattato la moglie e il figlio di lei per anni, anche alla presenza dei bimbi che i due avevano avuto insieme. Il bambino che lei aveva avuto da una precedente relazione era stato vittima dell'ira del nuovo compagno in più occasioni, soprattutto quando aveva cercato di difenderla dalle botte. L'uomo era già stato denunciato: per lui era stato notificato un divieto di avvicinamento nel gennaio scorso.

La compagna viveva ormai da mesi in un regime di vero e proprio terrore: l'uomo la costringeva a stare chiusa in casa per giorni senza poter uscire. Ogni giorno era scandito da maltrattamenti fisici di immane violenza e verbali per umiliarla e spaventarla. La picchiava con inaudita ferocia, causandole ferite su tutto il corpo. Quando il figlio ha iniziato a porsi tra i due per difenderla, è diventato il bersaglio delle percosse dell'uomo. Gli altri bambini, figli della coppia, erano spesso costretti ad assistere alle violenze. Le violenze non erano mai state denunciate, per paura di ulteriori ritorsioni. Soltanto nel gennaio scorso la donna aveva deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine, facendo notificare al compagno un divieto di avvicinamento. L'uomo è stato ora arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

A far emergere la violenza subita dal primo figlio della donna, sono state le insegnanti. Proprio loro, notando i segni sul volto del ragazzino, hanno cercato di capire cosa avvenisse tra le mura domestiche. Dopo una prima reticenza del bambino e i tentativi di interfacciarsi con la madre del ragazzo, gli insegnanti sono riusciti a capire che entrambi erano testimoni di terribili atti di violenza. Hanno quindi testimoniato i continui segni sul viso che il ragazzino portava e l'esistenza di traumi dovuti ai maltrattamenti in casa

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