30 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La Corte dei conti: “Lavitola e De Gregorio devono restituire 24 milioni”

Sono gli importi erogati dallo Stato dal 1997 al 2010 a titolo di contributi per l’editori. Irregolarità scoperte dai pm di Napoli. Condannata anche l’International Press Scarl, società editrice del quotidiano L’Avanti.
A cura di Biagio Chiariello
30 CONDIVISIONI
Immagine

23 milioni e 879mila euro. E’ la somma che dovranno restituire Valter Lavitola e Sergio De Gregorio nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione de L’Avanti all’epoca in il cui faccendiere ne era direttore. A stabilirlo è stata la Corte dei Conti, sezione Lazio, sulla base delle irregolarità accertate dai pm della procura di Napoli Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock. Condannata anche l’International Press Scarl, società editrice del quotidiano. Lavitola e l’ex senatore De Gregorio sono stati ritenuti responsabili di una serie di illeciti. I fondi sono stati corrisposti, secondo quanto stabilito dai giudici dalla Corte dei Conti, sulla base di dati falsi riguardanti i bilanci, le scritture contabili, i costi dell’attività di produzione, i dati relativi alla diffusione e alla vendita.

Per Lavitola, questa nuova condanna va ad aggiungersi a quella dello scorso dicembre, quando la sesta Sezione penale del Tribunale di Napoli – presidente Giovanna Ceppaluni – aveva inflitto all’ex direttore de ‘l’Avanti’ altri tre anni di reclusione al termine del processo per la tentata estorsione ai vertici di Impregilo. Condanna che va ad aggiungersi ai sei anni e sei mesi anni di reclusione che Lavitola sta scontando a Poggioreale dopo un patteggiamento e un rito abbreviato per i finanziamenti all’editoria (3 anni e 8 mesi) e per una tentata estorsione a Berlusconi (2 anni e 8 mesi). De Gregorio è stato accusato di essere stato corrotto con 3 milioni di euro per il suo passaggio al centrodestra nel 2007. Motivo che ha portato nel febbraio 2013 all’accusa di concussione per Silvio Berlusconi. L’11 marzo 2013, l’ex senatore ammise pubblicamente di aver preso due milioni di euro in nero e di aver commesso pertanto un reato. Il 9 maggio 2013 la Procura di Napoli chiese e ottenne il rinvio a giudizio dell’ex premier, oggi a processo. De Gregorio, dopo la confessione del reato, chiese il patteggiamento: richiesta accolta dal gup. Per lui venti mesi di reclusione.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views