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La classifica delle città più sicure al mondo: Italia è fuori dalla top 10

L’Economist ha stilato una classifica globale delle 60 città più sicure al mondo. Sono 76 gli indicatori presi in considerazione per assegnare i punteggi. Pesano più degli altri i livelli di attenzione all’ambiente, sviluppo delle infrastrutture e cura del sistema sanitario nazionale. L’Italia resta fuori dalla top 10.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo la pandemia di Covid-19, il concetto di sicurezza applicato alle città e alla qualità della vita è molto cambiato. A pesare più degli altri fattori nella classifica biennale redatta dall'Economist sono salute e digitalizzazione. Il Safe Cities Index 2021 stila una lista di "città sicure" in giro per il mondo. L'Italia resta fuori dalla top ten, mentre prima in classifica è Copenaghen, in Danimarca. Sono 76 gli indicatori presi in considerazione nel confronto fatto tra 60 grandi centri a livello globale. I criteri più importanti sono le infrastrutture, la sicurezza personale, l'ambiente, la salute e il livello di digitalizzazione.

La top ten

Prima in classifica, come già anticipato, è Copenaghen che totalizza un punteggio di 82,4 su un massimo di 100. Il settore in cui la città totalizza la maggior parte dei suoi unti sono le infrastrutture, seguito dalla sicurezza personale e il rispetto dell'ambiente. Segue poi Toronto, in Canada, famosa per le sue politiche ambientali che pesano sul punteggio totale con un voto di 90,3 su 100. Al secondo posto per questa città, il livello delle infrastrutture votato con 88,6. La media di tutti gli indicatori fa totalizzare a Toronto 82,2 punti. Singapore è invece la prima città asiatica e la terza nella classifica globale con un punteggio totale di 80,7. Il settore delle infrastrutture è quello più sviluppato nella metropoli con un punteggio di 92,1 punti. Sidney totalizza 80,2 punti ed è al quarto posto nella lista globale. La città australiana si distingue soprattutto per il livello di sviluppo delle sue infrastrutture.

Dal primo posto del 2019, Tokyo slitta direttamente al quinto nel 2021 con un punteggio di 80. A pesare sul totale i voti assegnati al sistema sanitario e alle infrastrutture, che già avevano pesato nella classifica del 2019. Al sesto posto c'è Amsterdam, che è però la seconda città europea più sicura nel 2021. Wellington, in Nuova Zelanda, si classifica settima con 79 punti in classifica generale. Il punteggio per la sicurezza ambientale è di 91,7, uno dei più alti in classifica. All'ottava posizione c'è Hong Kong, con 78,6 punti dovuti in particolar modo alle infrastrutture e al sistema sanitario. Penalizzata, invece, dalla bassa attenzione per l'ambiente. Melbourne è penultima in top ten, ma è la seconda città australiana per sicurezza con i suoi 78,6 punti. Si distingue per salute (81,9) e infrastrutture. Stoccolma chiude i primi dieci posti con i suoi 78 punti. Alla città svedese seguono Barcellona, New York, Francoforte, Washington e Londra.

Le città più sicure in Europa

Guardando alle principali capitali europee troviamo in classifica Madrid, con 74 punti totali, al 21esimo posto. Due posizioni davanti a Parigi (74,3) e cinque davanti a Bruxelles (73,6). Bisogna arrivare al 27esimo posto invece per trovare una città italiana: secondo l'Economist, la più sicura della penisola è Milano con 71,3 punti. Ventinovesima invece Roma, con 69,4 punti. La Capitale viene penalizzata alla voce della sicurezza personale e delle possibilità economiche. Fuori dall'Europa, dal Nord America e dall'area Asia-Pacifico c'è Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, al 31esimo posto con 66,9 punti totali. per il Sud America il miglior punteggio è quello di Santiago del Cile, 33esima nella lista con un punteggio di 65,3. Dubai si classifica solo al 35esimo posto della classifica, trainata da infrastrutture e livello di digitalizzazione. Rio De Janeiro, invece, è al 39esimo posto nonostante il punteggio alto assegnato alla tutela dell'ambiente.

Le ultime posizioni

Male invece il Cairo, al 57esimo posto della lista globale dell'Economist e Caracas (penalizzata soprattutto dai punteggi assegnati alla sicurezza personale e alla qualità del sistema sanitario). L'ultima della lista è Yangon, in Birmania, che si classifica 60esima a causa soprattutto della scarsa digitalizzazione

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