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“La carne non è tutta uguale”, la pubblicità con i fondoschiena scatena le polemiche a Rimini

“Era solo un gioco. Siamo in un periodo in cui la qualità passa troppo spesso in secondo piano e lo volevo sottolineare” ha tentato di giustificarsi il macellaio che infine, di fronte alle critiche feroci piovute a mezzo social e nn solo, ha deciso di di far rimuovere anticipatamente i cartelloni chiedendo scusa.
A cura di Antonio Palma
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"L'ho fatta rimuovere, non volevo offendere nessuno", così il gestore di una nota macelleria di Misano Adriatico, nel Riminese , ha deciso di chiudere le furibonde polemiche divampate sui social e non solo per una sua trovata pubblicitaria giudicata sessista. L’enorme cartellone in questione affisso in città sui tabelloni ritraeva in primo piano due fondoschiena femminili esteticamente molto diversi con sopra la scritta “La carne non è tutta uguale” e sotto il logo e il nome della macelleria. Un manifesto installato all'uscita dell'autostrada di Riccione, a 200 metri dal casello, difficile da non notare e che si è rivelato un boomerang per la macelleria investita da una valanga di critiche sui social. “Pezzi di corpi di donna paragonati a carne da macelleria” ha spiegato qualcuno. “Disgustosa”, sessista”, “Imbarazzante”, sono solo alcuni dei commenti meno pesanti rivolti alla pubblicità.

“É solo un gioco. Siamo in un periodo in cui la qualità passa troppo spesso in secondo piano e per molti acquirenti sembra che conti solo l'aspetto economico. Io porto avanti una piccola bottega e posso assicurare che la differenza c'è” aveva provato a spiegare il titolare Davide Ugolini non nuovo a queste trovate, ma alla fine, di fronte alle critiche, ha deciso di fare marcia indietro appena due giorni dopo l’affissione. “In passato ho fatto altre pubblicità che attiravano l’attenzione. Una delle ultime mi vedeva a mezzo busto, nudo, con le frecce a identificare i tagli della carne” aveva ricordato infatti l’uomo, tentando di smorzare i toni ma poi giovedì sera, di fronte anche a una denuncia all'ente competente che tutela il settore pubblicitario, ha deciso di far rimuovere anticipatamente i cartelloni. “Il manifesto è stato rimosso ieri sera, chiedo scusa” è il messaggio apparso oggi sulla pagina Facebook della macelleria

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