La banda di bulli che schiavizzava i coetanei a Roma

"Spietati" e "violenti", hanno terrorizzato per anni i rampolli della Roma bene, loro coetanei, con continue minacce e pestaggi. Per questo motivo i carabinieri della stazione Roma Piazza Bologna, dalle prime luci dell'alba, stanno notificando sei provvedimenti cautelari a una banda di bulli, tra cui un maggiorenne italiano e 5 minorenni figli di stranieri. I sei avevano ridotto le loro "vittime" in una condizione di totale sudditanza: nei confronti di chi non dava loro i soldi, 100-300 euro alla volta, ma anche telefonini, profumi, bracciali in oro, scarpe, giubbini, cinture e altri oggetti griffati o di valore, si passava subito alle maniere forti. Come si legge nel documento che accompagna la notifica di misura cautelare, in un'occasione un ragazzino vessato dalla banda, è stato costretto a rubare due braccialetti dalla cassaforte che i genitori tenevano in casa e a consegnarli ai bulli. I malcapitati si comportavano quindi come servi dei membri della banda ed eseguivano qualsiasi loro ordine, come accompagnarli dove e quando volevano e comprare da bere e da mangiare per loro. La sistematica intimidazione era veicolata anche attraverso i social network. "I bulli – spiegano i carabinieri – umiliavano le loro vittime assoggettandole a violenze fisiche e psicologiche, ingiurie, soprusi e vessazioni di ogni tipo nel timore di subire ancor più gravi conseguenze: in più occasioni sono stati realizzati filmati dei pestaggi e le vittime costrette ad affermare in video che non valevano nulla". Comportamenti che hanno prodotto una soggezione talmente profonda da protrarsi per anni, interrotta sola dalla decisione di sporgere denuncia.