Chi è la 17enne che ha ucciso la mamma perché la sgridava e le aveva tolto il cellulare

E’ stata la notizia di cronaca della giornata di ieri: una ragazzina di 17 anni è stata arrestata a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) per l’omicidio della madre avvenuto lo scorso maggio. Il movente sarebbe da attribuire al fatto che la donna aveva punito la giovane per il cattivo andamento a scuola. La ragazza già ripetente rischiava di essere bocciata di nuovo. Così la madre ha alzato la voce, togliendole il cellullare e l’accesso a Facebook  per qualche tempo. La 45 enne, infermiera, è stata rinvenuta cadavere, ammazzata con un colpo alla nuca nella notte. Con lei, la notte dell’omicidio c’era solo la figlia, che ha puntato il dito su un fantomatico assassino di 2 metri. Un racconto che sin dai primi istanti non ha convinto gli inquirenti. La 17enne in questi mesi ha continuato la propria vita come se nulla fosse successo.

Oggi il Corriere della Sera scrive sulla figura di questa ragazza: “Un po’ punk, un po’ manga, un po’ emo. I capelli erano celesti ma anche viola o rossi, le unghie smaltate di nero, la sua passione i videogiochi giapponesi, il suo mantra: ‘Social, solitudine e cuffiette’. Giulia (nome di fantasia) viveva così e andava fiera del look da harajuku girl , stravagante e asociale”. Come scrive Andrea Pasqualetto,  qualcosa cambia dopo la morte della madre quando "si è trasferita con il padre a casa dei nonni dove è iniziata una trasformazione, aiutata da uno psicologo. Giulia ha anche smesso di navigare in Rete e in particolare su Facebook che era una delle sue attività preferite. Ha ripreso solo una settimana fa, pubblicando un'immagine di sé molto più sobria delle altre".