L’insegnante sospende i figli, genitori fanno irruzione in un’aula: scoppia la rissa

E’ cominciata con tre sospensioni e si è conclusa con una condanna a 9 mesi di reclusione la vicenda che ha avuto come arena pubblica l'istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Roma. L’episodio risale al 2009, quando a seguito della sospensione dei loro figli, tre genitori erano stati chiamati da una professoressa per discutere dell’accaduto. Secondo quanto riportato dal Messaggero, i tre sarebbero però arrivati a scuola in ritardo, motivo per il quale i bidelli avevano spiegato loro di dover attendere la fine della lezione per incontrare gli insegnanti. Ma il trio, composto da una coppia e da una seconda donna, insiste.“Senza andare troppo per il sottile, raggiungono il primo piano dell'edificio e iniziano a confrontarsi animatamente con un operatore”.
Il più focoso è l’uomo, un 54 enne. “L'imputato grida e inveisce contro il dipendente e, quando la tensione arriva al culmine, dalle parole passa alle mani. A questo punto, vinta la resistenza del bidello -a sua volta querelato per lesioni dall'imputato e poi assolto in giudizio- il gruppetto di contestatori si introduce nell'aula, bloccando di fatto la lezione in corso e offrendo agli allievi presenti uno spettacolo tutt'altro che edificante”. E’ solo grazie all’intervento dei carabinieri che la situazione torna alla normalità a scuola. Ieri il tribunale ha condannato l’uomo, l’unico tra gli imputati accusato anche di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, a 9 mesi di reclusione; mentre per gli altri due genitori coinvolti nella singolare irruzione sono arrivate condanne minori in relazione al solo reato di interruzione di pubblico servizio. Il bidello è stato invece assolto.