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Kart va fuori pista e lo uccide, gli organi di Rosario hanno salvato sei persone

Rosario Tornabene è rimasto ucciso in un drammatico incidente quando un kart uscito fuori pista lo ha colpito in pieno nella cittadina di Lascari, nel Palermitano.
A cura di Antonio Palma
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"Grazie a lui qualcuno ha ripreso a vedere il viso dei propri cari" così il presidente dell'Aido di Palermo ha ricordato l'ultimo generoso gesto di Rosario Tornabene, un ragazzo di 20 anni rimasto ucciso in un drammatico incidente avvenuto nei giorni scorsi in Sicilia quando un kart uscito fuori pista lo ha colpito in pieno nella cittadina di Lascari.

Grazie al suo consenso in vita e al via libera dei genitori, infatti, i medici, dopo la dichiarazione di morte cerebrale, hanno potuto espiantare i suoi organi che hanno contribuito a salvare o a ridare speranza ad altre sei persone gravemente malate.

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Un estremo gesto di generosità a cui i genitori del 20enne hanno contribuito attivamente dando un senso a una tragedia che nessun padre o madre dovrebbe vivere. La famiglia di Rosario Tornabene ha trasformato il proprio momento di dolore atroce in speranza per gli altri, non solo acconsentendo alla donazione degli donazione organi del ragazzo ucciso dal kart, ma diventando promotori della donazione di organi con una campagna a sostegno della cultura della donazione.

Quando sono stati informati che per loro era partita una raccolta fondi a cui si erano uniti tutti i cittadini del centro della provincia di Palermo, hanno deciso di incoraggiarla ma per destinare quei soldi a fin di bene, donandoli all'associazione italiana dei donatori di organi, Aido.

Un gesto immediato dopo aver parlato con una infermiera impegnata in attività di promozione sociale che è stata ora incaricata di seguire la raccolta cominciata nel giorno in cui si sono svolti i funerali di Rosario. Funerali a cui ha partecipato anche il presidente dell'Aido di Palermo, Angelo Ferrantelli, con un ringraziamento pubblico a Rosario e alla sua famiglia. Grazie a lui – ha detto – qualcuno ha ripreso a vedere il viso dei propri cari, due giovani hanno smesso di fare dialisi, un uomo affetto da una grave patologia ematica ha ritrovato una vita normale".

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