Jesolo, violenta rissa tra prostitute per occupare il posto migliore per lavorare

“O te ne vai o ti ammazziamo, questo è il nostro posto, se ti vediamo ancora qua ti ammazziamo”: sarebbe iniziata così qualche sera fa una discussione avvenuta in strada al Lido di Jesolo. Una discussione tra giovani prostitute – ne scrive La Nuova Venezia – impegnate a occupare il posto migliore per lavorare che ha spinto anche le protagoniste e un uomo a tirare fuori dei coltelli. Quando infatti la prostituta rimasta senza posto si è sentita minacciata dalle altre persone presenti in strada ha deciso di fare due telefonate, una al 113 e l’altra al compagno. Prima dell’arrivo della polizia e dell’uomo la stessa donna è stata aggredita con pugni e calci e un uomo l’ha anche minacciata e ferita con un coltello e un cacciavite. La discussione è andata avanti quando sul posto è arrivato il compagno della donna che, assieme ad altre sei prostitute, ha tentato di difenderla dalle “rivali”. Alla fine solo l'arrivo di due volanti del commissariato e di quattro pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano ha fermato la violenta rissa in strada.
Nei guai è finito tra gli altri anche il conducente di una BMW con targa romena fermata dai poliziotti perché sospettata di essere coinvolta con l'attività di meretricio. Nell’auto è stata trovata una pistola, un manganello in ferro, un dispositivo per neutralizzare l’antitaccheggio e una potente calamita che viene utilizzata per aprire le porte blindate. A terra i poliziotti hanno rinvenuto poi un coltello da cucina, un cacciavite e lo spray a peperoncino che le due donne, autrici della prima aggressione, avevano gettato quando è arrivata la polizia. Un uomo e due donne sono stati denunciati in stato di libertà, in concorso, per il reato di lesioni personali aggravate e di minaccia aggravata. L'autista della Bmw, invece, è stato denunciato in stato di libertà per porto di armi od oggetti atti a offendere.