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IoStudio, la carta dello studente diventa Postepay

La carta “IoStudio – Carta dello studente” diventa una Postepay, prepagata e ricaricabile, che gli studenti e le famiglie potranno attivare per fare acquisti e pagamenti nei circuiti Visa/Visa Electron. Una possibilità in più per gli studenti che, però, attira le critiche di alcune associazioni dei consumatori.
A cura di Redazione
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La carta IoStudio Postepay

"IoStudio Postepay è la nuova Carta dello Studente realizzata dal MlUR – Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca e distribuita agli studenti delle scuole superiori, arricchita con le funzionalità di pagamento della carta Postepay": con queste parole il sito delle Poste Italiane spiega come cambia la vecchia IoStudio, una Postepay – voluta dall'ex Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo – rivolta esclusivamente agli studenti italiani, che tanto sta facendo discutere in questi giorni. La nuova versione della carta, infatti, permetterà agli studenti, oltre ad avere sconti su tutta una serie di prodotti come musei e mezzi pubblici, anche la possibilità di pagare “in tutti i negozi e siti nel mondo che accettano carte Visa”. La carta diventa una prepagata e ricaricabile che darà la possibilità a tutti gli studenti che decideranno di attivarla di fare acquisti fino a 2500 euro in tutti i negozi e, ovviamente, sui siti che permettono il pagamento col circuito Visa/Visa Electron, permettendogli di prelevare fino a 1000 euro l'anno.

La carta, che per ora è stata distribuita agli studenti del primo anno e da settembre sarà inviata dalle segreterie anche a quelli degli anni successivi, non è attiva automaticamente, ma per farlo bisognerà compilare un form online. Un modo, questo, per dare la possibilità alle famiglie di scegliere se i figli potranno avvalersi di questa nuova modalità di pagamento. Per l'attivazione non si pagheranno i classici 5 euro e fino al 30 giugno la ricarica è gratuita; da quel momento in poi costerà 1 euro, così come il prelievo dal Postamat, mentre dagli altri sportelli bancari il costo sarà di 1,75 euro per prelievi in euro e 5 euro per prelievi in altre valute.

Se da una parte c'è chi esulta – come alcuni siti studenteschi – e lo vede come un vantaggio per gli studenti, dall'altra parte ci sono già associazioni dei consumatori sul piede di guerra. Anna Angelucci e l’Associazione nazionale “Per la scuola della Repubblica”, pur coscienti che la scelta finale spetta alle famiglie, si pongono alcune domande, come, ad esempio, se sia "accettabile che lo Stato, responsabile di tagli draconiani che stanno mettendo in seria discussione la sopravvivenza stessa della scuola pubblica, utilizzi proprie risorse umane ed economiche per fornire agli studenti una carta di credito finalizzata esclusivamente al consumo di beni e servizi privati a pagamento" o se sia "eticamente accettabile che lo Stato, come fosse una qualunque banca privata, fornisca allo studente minorenne una carta di credito, invitandolo a spendere con facilitazioni, convenzioni e sconti, e considerandolo, di fatto, come un ‘cliente-consumatore’", chiedendo, infine, al MIUR, il ritiro immediato della tessera. Insomma, la critica principale è che gli studenti, molti dei quali minorenni, non siano più solo oggetto di offerte e sconti, come previsto inizialmente, ma siano trasformati in consumatori.

La Repubblica riporta anche il commento di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL secondo cui "la carta prepagata va bene, ma ci sono troppe famiglie che non hanno soldi da metterci dentro. E penso anche al gran lavoro scaricato sulle segreterie scolastiche, in crisi per il taglio degli organici".

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