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“Io, sarda emigrata a Firenze, non posso tornare da mia mamma invalida: un biglietto costa quanto una crociera”

Maddalena, sarda emigrata a Firenze, non riesce a viaggiare tra la città in cui vive e Oristano dove è cresciuta e si trova sua madre invalida. “Devo riprendere a lavorare il primo settembre ma i biglietti delle navi per rientrare costano troppo, mi sento sequestrata dalla Sardegna – racconta a Fanpage.it – E anche per venire a trovare mia mamma invalida i costi sono troppo alti. I miei figli stanno perdendo le loro radici sarde perché non abbiamo le possibilità per spostarci”.
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Maddalena si divide tra la città che ha scelto, Firenze, e la Sardegna dove è cresciuta e vive ancora sua mamma, invalida al 100%. A causa dei prezzi troppo elevati dei viaggi via mare però fa sempre più fatica a dividersi tra la sua famiglia d'origine rimasta sull'isola e la sua vita in Toscana: "Il biglietto per una nave sulla tratta Olbia-Oristano per l'ultima settimana di agosto costa centinaia di euro, per la sola andata spendo come una crociera di una settimana – racconta a Fanpage.it – Le compagnie sono poche e non posso muovermi, mi sento una sequestrata".

"Dov'è il diritto di un Sardo a muoversi tra le regioni?"

Alcune regioni e aree d'Italia sono isolate dal resto del Paese a causa dell'assenza di trasporti o dei costi troppo elevati dei biglietti. Un problema che riscontrano migliaia di persone emigrate dalla Sicilia, dalle aree interne del centro e del Sud, e dalla Sardegna. Tra queste c'è anche Maddalena, 50 anni, da 25 lavora come impiegata a Firenze.

In Toscana ha incontrato suo marito ed è nato suo figlio, ma quando è partita non sapeva che avrebbe dovuto scegliere tra la famiglia d'origine rimasta in Sardegna e tutto il resto. Il motivo sono i costi degli spostamenti, decisamente proibitivi: "Se dalla Toscana mi sposto in Emilia-Romagna ho un ventaglio di opzioni, ma dov'è il diritto di un sardo di muoversi tra le regioni? Ora mi trovo in Sardegna ma per un'emergenza devo rientrare il prima possibile, però facendo un giro tra i siti delle quattro compagnie marittime che collegano l'isola i prezzi sono folli: la sola tratta Olbia-Livorno per noi che siamo una famiglia di tre persone costa 7-600 euro. Tre compagnie su quattro danno il tutto esaurito prima del 4 settembre e solo una offre il biglietto, ma a 894 euro. La sola andata. Come se fosse una crociera di una settimana".

Questo si traduce nella difficoltà di recarsi dalla madre invalida, soprattutto in situazioni di emergenza, quando i biglietti non si possono comprare con un discreto anticipo: "Come fa una famiglia che guadagna mille euro a spenderne 800 di biglietti? Mi sento truffata. La mia libertà dov'è?".

A complicare il tutto c'è la questione della continuità territoriale, da cui Maddalena è esclusa: "Esistono alcune agevolazioni economiche ma i requisiti per accedere sono molto stringenti. Sono riservate a coloro che hanno un parente fino al terzo grado nello stato di famiglia, ma dato che io vivo lontano da mia madre non ho questo requisito, anche se proprio la sua presenza mi spinge a tornare in Sardegna con regolarità. Dato che ho la residenza a Firenze pago la tariffa che pagherebbe un turista, ma per me non si tratta di vacanza, è la mia casa".

In tre con cabina il 25 agosto o il 26 agosto partendo dalla Sardegna fino alla Toscana costa centinaia di euro
In tre con cabina il 25 agosto o il 26 agosto partendo dalla Sardegna fino alla Toscana costa centinaia di euro

La lieve inflessione toscana di Maddalena non cancella i segni tipici della lingua sarda dalla sua parlata, eppure lei per le compagnie di navigazione non è neanche sarda: "Sono nata a Cernusco sul Naviglio, perché mio padre lavorava lì, poi i miei genitori sono tornati in Sardegna dove sono nati i miei fratelli e dove io ho fatto tutte le scuole. Non essendo nativa a livello burocratico, però, ho un ulteriore disagio che si trasforma in uno svantaggio economico quando viaggio".

La denuncia: "Sulle navi pessime condizioni igieniche, mio figlio ha preso la scabbia"

A peggiorare il tutto ci sono poi le condizioni igieniche: "L'anno scorso abbiamo preso la scabbia a causa delle condizioni igieniche della nave su cui stavamo viaggiando, il mio figlio è finito all'ospedale Meyer e ha dovuto fare una cura a causa di tutta la sporcizia che c'era all'interno. Soprattutto a fine estate si viaggia tutti stipati, con animali che fanno i loro bisogni dappertutto. È un'esperienza surreale".

Con gli anni, Maddalena ha diradato i viaggi in Sardegna a causa delle difficoltà: "Mio figlio ha 15 anni e ci tengo che venga qui perché voglio che conosca il mio bagaglio culturale, ma è sempre più difficile per il modo in cui veniamo trattati. Siamo cittadini di serie b".

La nostra redazione riceve testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Hai una storia simile da raccontare? Scrivici qui

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