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Influenza aviaria a Prato, scoperti due focolai: animali soppressi e allevamenti isolati

Il dipartimento di veterinaria dell’Asl Toscana Centro infatti ha emesso subito un’ordinanza con una serie di restrizioni per contenere la diffusione del virus H5N1.
A cura di Antonio Palma
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Allerta massima a Prato per l'Influenza Aviaria dopo la scoperta di due focolai di contagio in altrettante fattorie della zona. Il virus H5N1, che colpisce soprattutto i volatili, si è insinuato in due diversi allevamenti di pollame infettando gli animali presenti ma il rischio è che possa espandersi e mettere in serio pericolo migliaia di animali, selvatici e da allevamento. Gli esami hanno accertato la presenza di animali colpiti dall'influenza Aviaria in piccoli pollai domestici a Bagnolo, nel comune di Montemurlo, e a Vernio, sempre in provincia di Prato. È partito subito il protocollo per simili situazioni e i due allevamenti sono stati subito isolati.

Il dipartimento di veterinaria dell’Asl Toscana Centro infatti ha emesso subito un’ordinanza con le restrizioni per contenere la diffusione del virus H5N1. In particolare tutti i volatili presenti negli allevamenti interessati dal contagio sono stati soppressi e sono stati isolate le altre strutture che si trovano nel raggio di tre chilometri di distanza dai due luoghi dove sono stati rintracciati i casi infetti. Si tratta di una fascia di  protezione in cui sono vietati entrata e uscita del pollame dagli allevamenti. A questa  è stata aggiunta una fascia di sorveglianza nel raggio di dieci chilometri dai focolai di contagio e che riguarda quindi anche altri comuni della zona. Qui non sarà possibile spostare volatili o pollame, o conferirli ai macelli o alle aziende di imballaggio.

Nel frattempo in tutta la zona sono scattati controlli a tappeto in tutti gli allevamenti per accertare la possibile diffusione del contagio. Solo a conclusione dei rilievi l'Asl deciderà se e come rimuovere le fasce di rischio imposte agli allevamenti. Gli animali soppressi al momento sono poche decine  ma gli allevatori son preoccupati che il contagio possa diffondersi. "È importante che gli allevatori e le aziende commerciali di pollame e altri volatili in cattività rispettino scrupolosamente delle misure disposte dalla Asl per evitare la diffusione dell'influenza aviaria. Inoltre, è importante sottolineare che se dovessero presentarsi casi simili (morte improvvisa di pollame o volatili in cattività) è necessario avvertire prontamente il servizio veterinario dell’Asl” fanno sapere i sindaci delle cittadine coinvolte.

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