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Individuato il falso ginecologo che molestava al telefono le ragazze: almeno 400 le sue vittime

Individuato il falso ginecologo che molestava le donne al telefono. Sarebbero almeno 400 donne in tutta Italia le vittime del 40enne. L’uomo comunicava alle ragazze false informazioni sul loro stato di salute e chiedeva poi di effettuare visite online.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Su delega della Procura di Taranto, la Polizia ha effettuato una perquisizione nei confronti del falso ginecologo che avrebbe contattato e molestato diverse donne al telefono, inducendole a compiere visite ginecologiche on line con l'inganno. Il 40enne, individuato grazie agli accertamenti compiuti dalle forze dell'ordine sugli audio forniti dalle testimoni con la sua voce, avrebbe contattato almeno 400 donne. Diceva di essere un ginecologo e faceva capire alle sue interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati in diverse strutture ospedaliere di tutta Italia. Alle vittime comunicava gravi infezioni vaginali e poi chiedeva di effettuare una "visita" in videochiamata. Durante la perquisizione domiciliare sono stati sequestrati smartphone, supporti di memoria e schede sim per ulteriori verifiche.

Le vittime del falso medico sarebbero almeno 400. Non tutte avrebbero però sporto denuncia: molte di loro si sono recate presso gli uffici della Polizia Postale dopo la segnalazione di una ragazza salentina. Tutte hanno riferito di aver ricevuto una telefonata anonima da parte di un uomo che si presentava come ginecologo e che riferiva alle pazienti di gravi infezioni vaginali da "accertare". Il 40enne è stato identificato non solo grazie all'audio fornito dalle testimoni, ma anche tramite l'analisi dei dati telefonici e telematici. Le vittime sono localizzate in tutta Italia e i dati reperiti dal falso medico, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero stati ottenuti con la consultazione di portali di annunci di compravendite online. Un'ipotesi ancora da confermare. Inizialmente infatti le forze dell'ordine ritenevano che l'uomo potesse aver hackerato i database di ospedali e laboratori. 

Con il pretesto di comunicare alle donne contattate false informazioni sul loro stato di salute, il 40enne poneva una serie di domande molto intime dimostrando di conoscere le visite compiute dalle vittime. Subito dopo chiedeva di procedere con una visita online durante la quale le pazienti avrebbero dovuto spogliarsi davanti alla webcam.  "Gioca sulle paure delle donne – aveva raccontato a Fanpage.it Daniela, una delle vittime – perché punta sui timori che si possano avere circa la propria salute centrando i punti deboli di ragazze che in passato hanno effettivamente combattuto con problematiche reali".

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