Incidente stradale: licenziati 4 calciatori del Grosseto

Quattro giocatori del Grosseto Calcio, squadra di calcio che milita in Serie B, sono stati messi fuori rosa e «possono essere considerati sin da ora non più appartenenti» alla stessa società, per aver provocato un incidente stradale all'alba di ieri, per fortuna senza alcuna conseguenza. Si tratta di Asante Yaw, Crimi Marco, Curiale Davis, Formiconi Giovanni. L'auto sulla quale viaggiavano si è schiantata contro un camion a Roselle, una località poco distante dal capoluogo maremmano. I quattro stavano probabilmente tornando da una serata allegra e quello alla guida è risultato, secondo i rilievi della polstrada, anche positivo all'alcol test. Quando il presidente del Grosseto Piero Camilli ha saputo che al conducente del mezzo è stata anche ritirata la patente per via di un tasso alcolemico particolarmente alto, è andato in escandescenza: «Fanno i professionisti solo quando devono incassare lo stipendio», scrive infuriato in una nota.
Questo il comunicato del presidente del Grosseto:
La Società U.S. Grosseto, ed il Presidente in prima persona, esprimono il proprio rammarico e lo sconcerto per il comportamento di siffatti atleti (?), che si definiscono “professionisti” solo quando debbono incassare lauti compensi (nell’ordine di 5/6 volte quelli di un normale lavoratore). Ciò dimostra quanto sostenuto dal Presidente e dall’Allenatore Somma, che i risultati negativi che hanno frustrato le ambizioni della Società negli ultimi due anni sono dovuti a comportamenti non consoni da parte di diversi atleti. Questa ne è la prova lampante!! Il Presidente comunica di essere totalmente vicino all’Allenatore in questa opera di pulizia e nel contempo chiede alla tifoseria tutta di supportare la Società. Riguardo gli atleti (?) in questione, considerando il comportamento vergognoso nei confronti della maglia, che indegnamente hanno indossato, verranno immediatamente messi fuori rosa e possono essere considerati sin da ora non più appartenenti alla nostra Società. Verranno intraprese tutte le iniziative possibili a tutela del buon nome dell’U.S. Grosseto e della sua tifoseria, che ha visto così mal ripagata la sua enorme passione".