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Incidente Asiago, il sopravvissuto allo schianto che ha ucciso i 3 amici: “Li chiamavo ma non rispondevano”

Il 21enne Otto Pasini è sopravvissuto quasi indenne all’incidente di Asiago che ha ucciso 3 amici e ferito gravemente un quarto. È stato lui infatti a chiamare i soccorsi dopo essere uscito dal mezzo distrutto e fino all’ultimo ha sperato che anche i suoi amici potessero essere salvati.
A cura di Antonio Palma
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È ancora sotto shock e non sa darsi pace Otto Pasini, il ventunenne sopravvissuto quasi indenne all’incidente di Asiago che ha ucciso 3 amici e ferito gravemente un quarto. Quei momenti drammatici nelle prime ore di domenica li ha vissuti in prima persona uscendone miracolosamente con le sue gambe. Lui era seduto sul sedile del passeggero anteriore quando la vettura con quattro dei suoi migliori amici ha sbandato a forte velocità contro la fontana della rotatoria ad Asiago capovolgendosi in un impatto mortale.

Uno schianto che non ha lasciato scampo a Nicola Xausa, Pietro Pisapia e Riccardo Gemo, morti sul colpo ma di cui lui ha saputo solo molto più tardi. Era stato lui infatti a chiamare i soccorsi dopo essere uscito dal mezzo distrutto e fino all’ultimo ha sperato che anche i suoi amici potessero essere salvati. Come ha rivelato al Gazzettino, dopo lo schianto è uscito e ha tentato di chiamare per nome i suoi amici all’interno dell’abitacolo ridotto a un cumulo di lamiere ma non ha ottenuto risposta e si è diretto verso la strada per chiedere subito aiuto.

“Sono sceso dall’auto per chiedere aiuto. I miei amici erano ancora lì dentro” ha raccontato il 21enne. È stato lui a fermare alcuni automobilisti di passaggio per chiedere auto mettendo in moto la macchina dei soccorsi. Per i tre purtroppo però non c’era già più nulla da fare ma Otto è stato informato quando era già in ospedale. Ricoverato in gravi condizioni invece il quarto amico, il 21enne Mirko Bez, che ha riportato lesioni gravissime ed è in terapia semintensiva. A lui, che festeggiava il ventunesimo compleanno, va ora il pensiero di Otto nella speranza che possa ristabilirsi al più presto. Per entrambi è stato attivato il servizio di psicologia ospedaliera.

L'incidente di Asiago, il Sindaco: "L'auto scendeva a velocità folle"

La testimonianza del sopravvissuto sarà fondamentale anche per ricostruire cosa sia accaduto ala Peugeot 207 su cui i cinque ragazzi viaggiavano. I giovani erano di ritorno da Lavarone, in Trentino, dove si erano recati per festeggiare il compleanno. Secondo il sindaco di Asiago, dalle telecamere si vede che "l'auto scendeva a velocità folle".

“Nella sede della Polizia comunale abbiamo visionato le immagini di videosorveglianza che sono chiarissime: l'auto scendeva a velocità folle da via Lavarone e, senza dare la precedenza, ha inforcato un'aiuola spartitraffico andando a impattare contro un segnale stradale, che è stato completamente divelto per poi volare" ha spiegato il primo cittadino, aggiungendo: "Siamo rimasti allibiti dal fatto che 5 secondi prima dell'impatto è transitata un'altra vettura, che ha rischiato di essere travolta dalla Peugeot. Poteva essere una tragedia ancora più grave".

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