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In ospedale per crisi glicemica, scambiato per spacciatore e picchiato: 4 vigili indagati per tortura

Stando alla segnalazione inoltrata dal primario del Pronto Soccorso di Sassuolo, il paziente sarebbe stato immobilizzato e colpito ripetutamente sul petto e al capo. Infine uno degli agenti gli sarebbe salito addosso con le gambe sul petto chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti.
A cura di Antonio Palma
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Trovato in strada in stato confusionale e soccorso dal personale del 118, era stato portato in ospedale dove gli era stata diagnosticata una grave crisi ipoglicemica ma mentre era in stato di quasi totale incoscienza, disteso sulla barella, sarebbe stato aggredito e picchiato da quattro agenti della polizia municipale che si erano convinti fosse uno spacciatore. È l’episodio che ha spinto il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, su richiesta della Procura della Repubblica, a disporre la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico servizio per quattro agenti della Polizia Locale di Sassuolo con la grave accusa di tortura.

I fatti contestati ai 4 agenti risalgono all'ottobre del 2021 quando l’uomo, di nazionalità marocchina, venne trasportato al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Sassuolo da un’ambulanza del 118. Era stato trovato in stato confusionale in strada e i medici avevano accertato che era vittima di una crisi glicemica molto grave per cui era stato già curato in passato.

Come hanno raccontato i medici del pronto soccorso, mentre gli venivano somministrate le cure del caso, in ospedale si erano presentati i quattro agenti della polizia locale che avrebbero iniziato ad inveire contro il paziente, prima di aggredirlo e picchiarlo.

Stando alla segnalazione inoltrata dal primario responsabile del Pronto Soccorso che poi è sfociata nella denuncia del Direttore Generale dell'Ospedale, il paziente sarebbe stato immobilizzato incastrandogli le braccia tra le sponde della barella e colpito ripetutamente sul petto e al capo. Infine uno degli agenti gli sarebbe salito addosso con le gambe sul petto chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti.

I quattro erano convinti fosse uno spacciatore anche se l’uomo, operaio in Italia da anni con regolare permesso di soggiorno, non era mai stato denunciato né foto-segnalato per fatti inerenti gli stupefacenti. Comportamenti che hanno fatto scattare la segnalazione dei medici e la successiva denuncia che ha portato a una indagine e ora alle misure cautelari.

Per gli agenti è scattata anche la denuncia per falsità ideologica in atto pubblico per aver redatto una relazione di servizio ritenuta falsa dai magistrati in quanto non corrisponderebbe agli accertamenti investigativi eseguiti dai carabinieri.

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