“In nave dalla Sardegna a Genova esperienza surreale: puzza di pesce e caldo torrido, non ho dormito 1 minuto”

"Da oltre 20 anni vado regolarmente in Sardegna per lavoro, sia con le navi che in aereo, ma non mi ero mai trovato così a disagio come quest'anno: nave vecchia di 50 anni, caldo torrido e nessuno del personale che parlasse italiano. Mi sentivo il protagonista di una candid camera". È il racconto che Vincenzo Maccarone, 48 anni, fa a Fanpage.it del suo ultimo viaggio in nave da Porto Torres a Genova la notte tra il 2 e il 3 luglio 2025, insieme a moglie e figlia di 4 anni.
I viaggi in nave dalla Sardegna possono essere un incubo, ma anche un'esperienza surreale a causa di disagi inaspettati, come quello riscontrato da Vincenzo: "Sulle navi da e per l'Italia solitamente il personale è italiano, in questo caso invece era tutto asiatico e nessuno parlava italiano. Io conosco l'inglese, ma mi chiedo come abbiano fatto le altre persone a spiegarsi con loro dato che sulla nave si sono presentati parecchi problemi". Aria condizionata non funzionante, soffitti che perdono e molte altre difficoltà ormai ben note a chi viaggia in mare dai porti sardi.
La testimonianza: "Nave piena di problemi e nessuno del personale in grado di aiutare a causa della lingua"
Passaggi sovraffollati, aria condizionata non pervenuta e costi elevati. Tutte difficoltà lamentate a più riprese dalle persone che da anni per motivi familiari e lavorativi sono costretti a fare avanti e indietro dall'isola. Tra loro c'è anche Vincenzo, il quale come molti riscontra un netto abbassamento del servizio offerto sulle navi, a fronte di costi comunque elevati: "Da 20 anni ci vado 2-3 volte l'anno ho sempre viaggiato con la stessa compagnia, ma mentre a giugno non ho riscontrato problemi questa volta sono rimasto senza parole. Non ho mai visto scene simili".
Il problema principale è stata la barriera linguistica: "La nave non era la solita, anche se la compagnia era la stessa delle altre volte. Si vedeva perché c'erano scritte in una lingua asiatica che però non sono riuscito a individuare, tutte coperte da adesivi. La cosa più grave era che anche il personale era tutto straniero e nessuno parlava l'italiano. Una situazione che certo non ti aspetti se viaggi all'interno del tuo paese. Io non ho avuto difficoltà dato che parlo inglese, ma sono rimasto molto sorpreso quando ho chiesto la carta per accedere alla mia cabina in italiano e il personale non mi ha capito. Penso sia una cosa che non capita in altre parti del mondo".
E di problemi, secondo Vincenzo, ce n'erano parecchi.
"Niente aria condizionata in cabina, mia figlia di 4 anni rischiava di fare la sauna"
"C'era un caldo asfissiante sulla nave, ma avendo preso la cabina speravo nell'aria condizionata – ricorda Vincenzo – Una volta entrata con mia moglie e mia figlia però noto che non solo che è in pessime condizioni ma soprattutto l’aria condizionata non funzionava. Esco subito e ritorno dal personale riferendo il problema. Mantengo la calma ma sono arrabbiato, soprattutto pensando alla mia bambina di 4 anni che lì stava facendo la sauna".
La soluzione poteva essere quella di cambiare cabina, ma nessuna aveva l'aria condizionata funzionante: "Siamo andati io e un operatore in almeno 20 camere libere a cercarne una in cui funzionasse l'aria condizionata, ma niente da fare, alla fine ci hanno cambiato la camera senza però cambiare il risultato: puzza di pesce e nessun condizionatore, non ho dormito un minuto".
La famiglia decide quindi di recarsi nelle aree comuni in cerca di sollievo, ma qui la situazione è addirittura peggiore: "Andiamo nei saloni centrali, e lì ci rendiamo conto davvero che la nave è molto vecchia, questo non è un problema se tutto funziona bene, potrebbe essere comunque confortevole, ma lì c'era l'acqua che scorreva dal soffitto".
Informandosi Vincenzo ha scoperto il motivo di tutti questi disservizi: "Ho chiesto al personale e mi hanno detto che la nave aveva 50 anni, forse di più. Come può una nave così vecchia lavorare ancora? Ho speso 220 euro, non 20, per non sentirmi sicuro neanche un minuto".
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