Immigrati rinunciano al pocket money per donarlo ai bambini malati di Taranto

Un gruppo di richiedenti asilo ospiti della cooperativa "Costruiamo Insieme" di Taranto hanno deciso di donare una parte del loro pocket money per acquistare la t-shirt con la scritta in dialetto ‘Ie jesche pacce pe te' (io divento pazzo per te), maglietta sponsorizzata dalla reporter delle Iene Nadia Toffa il cui ricavato verrà devoluto per la cura dei bambini ammalati nel capoluogo ionico anche a causa dell'inquinamento ambientale. "Ho sentito dentro di me che era giusto partecipare a questa iniziativa – racconta Zazou Daouda, uno dei migranti protagonisti del gesto di solidarietà – perché è un modo per ricambiare l'accoglienza e l'aiuto che questa città mi ha offerto. I bambini di Taranto hanno bisogno di aiuto e allora ho deciso di donare il mio piccolo contributo con il cuore: chi come me ha vissuto esperienze terribili sa cosa significa trovare qualcuno che ti aiuto".

Le prime t-shirt sono arrivare nella struttura tarantina alcuni giorni fa e altre arriveranno nel corso della settimana. Prevedibilmente, vista anche la risonanza che ha avuto la vicenda, andranno tutte a ruba: "Siamo stati aiutati dagli italiani quando eravamo in mare e ora non ho voluto tirarmi indietro: ho comprato questa maglia per dare il mio aiuto ai bambini” racconta  Sadio Tandian. Per Fofana Modou, inoltre, indossare la maglietta significa poter ringraziare chi gli ha dato l’opportunità di fare “una scelta bellissima per i bambini”. L'iniziativa ha avuto molto successo e la rinuncia a una parte del pocket money è stata vissuta con la piena consapevolezza di star facendo qualcosa di estremamente importante. “Quando si parla di solidarietà – ha detto Idrees Babka, giovane migrante assunto da Costuiamo Insieme – non ci sono differenze qui a Costruiamo: noi operatori insieme agli ospiti ci sentiamo in questo momento stretti in unico sorriso accanto ai bambini che hanno bisogno di curarsi”.

A quanto ammonta il pocket money per gli immigrati

Il pocket money è la parte dei 35 euro al giorno erogati – per ciascun immigrato – alle strutture di accoglienza che viene consegnata direttamente all'ospite: esso ammonta mediamente a 2 euro e 50 al giorno e viene destinata direttamente ai richiedenti asilo per le piccole spese quotidiane (dalle ricariche telefoniche per chiamare i parenti, alle sigarette, alle piccole necessità come comprarsi una bottiglia d’acqua o un caffè).