Il video dei ladri che sfondano la vetrina della gioielleria a colpi di mazza e fuggono in monopattino

Due giovani armati di mazza hanno assaltato una gioielleria a Torino, sfondando la vetrina e rubando tre orologi di lusso per un valore di 46 mila euro. Il titolare li ha inseguiti, ma i ladri sono fuggiti su due monopattini. “In trent’anni di attività non avevo mai visto niente del genere quello che mi ha colpito di più è stata la sfacciataggine”, dice il gioielliere.
A cura di Biagio Chiariello
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Venerdì mattina, poco prima delle 10, una gioielleria di corso Francia a Torino è stata presa di mira da due giovani con il volto coperto. Armati di mazza, hanno colpito ripetutamente la vetrina fino a sfondarla, riuscendo a impossessarsi di tre orologi di lusso del valore complessivo di circa 46 mila euro. Il titolare, Emiliano Lasaponara, era all’interno del negozio al momento della rapina.

"Credevo fosse scoppiato un petardo nella mia vetrinetta – racconta l'uomo a La Stampa – ci ho messo un attimo a capire cosa stesse succedendo". Poco dopo, due ragazzi con mascherina chirurgica, guanti e martello stavano già sfondando la teca. Dieci, undici, dodici colpi secchi, poi la fuga immediata con il bottino in mano. Lasaponara ha tentato di inseguirli, ma i due ladri si sono dileguati a bordo di due monopattini. "Ho urlato, ma in un attimo sono scappati via", aggiunge il commerciante, visibilmente sconvolto.

Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza documentano l’assalto in pochi secondi: colpi secchi, vetri infranti e la fuga rapida dei malviventi. La scena mostra anche la spavalderia dei due, che hanno agito in pieno giorno, senza paura della presenza di passanti e con il titolare ancora all’interno. "In trent’anni di attività non avevo mai visto niente del genere – sottolinea Lasaponara – quello che mi ha colpito di più è stata la sfacciataggine".

I carabinieri hanno acquisito i filmati di videosorveglianza e ricevuto la denuncia del commerciante. Le indagini sono in corso per identificare e rintracciare i responsabili. Intanto, il commerciante deve fare i conti con lo sconforto per un episodio che ha scosso profondamente la sua quotidianità e quella del quartiere.

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