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Il trapianto impossibile che ha salvato il piccolo Francesco, operazione di 16 ore per una nuova vita

Il gesto di generosità dei famigliari di un bimbo tedesco deceduto ha ridato nuova vita a un ragazzino italiano di soli 13 anni affetto da una rara patologia e in attesa di un trapianto di fegato. Il piccolo da poco è stato dimesso in condizioni molto buone e ha iniziato una nuova vita.
A cura di Antonio Palma
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Il grande gesto di generosità dei famigliari di un bimbo tedesco scomparso ha ridato nuova vita a un ragazzino italiano di soli 13 anni, Francesco, affetto da una rara patologia e in attesa di un trapianto di fegato. Il ragazzino è stato sottoposto a un intervento record definito al limite dell'impossibile dagli stessi medici. Una operazione durata oltre 16 ore all’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino che lo ha seguito fin dai primi anni di vita quando gli era stata diagnosticata la malattia.

Il 13enne infatti è affetto dalla sindrome di Abernethy, una rarissima anomalia nella circolazione del sangue nell'addome che gli aveva provocato una grave patologia cardio-polmonare (l’ipertensione polmonare). In pratica tutto il sangue che arrivava dall’intestino non veniva filtrato dal fegato e andava direttamente al cuore e ai polmoni. Una condizione che lo aveva portato a lunghi ricoveri e terapie presso la Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Un disegno del piccolo paziente trapiantato
Un disegno del piccolo paziente trapiantato

L’unica speranza per lui però era un trapianto di fegato non essendo possibile la correzione con tecniche di radiologia interventistica. Un trapianto che andava fatto le più breve temo possibile visto che col passare dei mesi questa situazione sarebbe diventata sempre più minacciosa per la vita del ragazzo. Prima però. Prima però è stato necessario un anno di cure, condotte congiuntamente dai cardiologi dell’ospedale Regina Margherita e dell’ospedale Molinette, utilizzando una combinazione di farmaci a dosaggi raramente usati in pediatria, per portare il bambino al trapianto nelle migliori condizioni possibili.

La svolta è arrivata quando il Centro Nazionale Trapianti ha segnalato al Coordinamento Regionale Trapianti Piemonte la disponibilità di un fegato pediatrico, donato da un bambino deceduto in Germania. L’opportunità è stata immediatamente colta dall’équipe del Centro Trapianto Fegato di Torino che è volata in Germania per eseguire il delicato prelievo dell'organo poi portato a Torino.

Il trapianto ha visto la presenza di numerosi professionisti medici nella sala operatoria delle Molinette per sedici ore ma alla fine l’intervento chirurgico è perfettamente riuscito. Il tredicenne ha trascorso il decorso postoperatorio nella Rianimazione Centrale delle Molinette e nell’Area Semintensiva del Centro Trapianto Fegato ma si è ripreso perfettamente. Il bambino è da poco stato dimesso in condizioni molto buone ed ha già ripreso quella che per lui sarà una nuova vita.

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