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Il tram si ferma, lei arriva tardi al lavoro e le tagliano lo stipendio: “Chiedo i danni”

La singolare richiesta è stata inviata ad Avm, l’azienda che gestisce la mobilità veneziana, e all’assessore alla mobilità del Comune di Venezia da una abbonata stanca dei disagi.
A cura di S. P.
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Il tram la lascia spesso a piedi e così Elettra Vivian, una dipendente Tim-Telecom stanca dei continui disagi, ha deciso di chiedere i danni ad Avm, azienda che gestisce la mobilità veneziana. Quel tram che la donna ogni giorno utilizza per raggiungere il posto di lavoro l’avrebbe costretta a dei ritardi che come conseguenza comporteranno per lei una decurtazione dal prossimo stipendio. Come riportano le cronache locali, la donna ha deciso che deve essere l’azienda a risarcirla. Così ha inviato la singolare richiesta ad Avm e per conoscenza all'assessore alla mobilità del Comune di Venezia Renato Boraso. Ha anche detto che cercherà di raccogliere utenti che vogliano intraprendere una causa collettiva.

La denuncia della donna – “Con il tram è ogni giorno un'incognita – così la donna, che si è rivolta a un avvocato per portare avanti la sua battaglia – forse si parte, forse si arriva, passa o non passa, questo è il dilemma. A volte, quando il mezzo si blocca, ti fanno scendere dove capita, anche nel bel mezzo dell'incrocio di viale S.Marco/via Colombo/via Pio X, come è successo qualche giorno fa, altre volte si rimane in ‘ostaggio’ dentro al tram anche per 10/15 minuti in attesa che il problema venga risolto e si possa ripartire”. I disagi sarebbero insomma continui, ma qualche giorno fa la goccia che ha fatto traboccare il vaso: quel tram si è bloccato ben tre volte e per questo la Vivian è arrivata tardi al lavoro (e perso parte dello stipendio).

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